Giunta spaccata: si dimette il sindaco Meneghetti. Commissario sempre più vicino

Oscar Meneghetti
SANTO STEFANO DI CADORE - Il sindaco di Santo Stefano di Cadore, Oscar Meneghetti, sta per dimettersi. La decisione è già stata presa: i documenti sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SANTO STEFANO DI CADORE - Il sindaco di Santo Stefano di Cadore, Oscar Meneghetti, sta per dimettersi. La decisione è già stata presa: i documenti sono già compilati e si attende soltanto la firma. Una scelta che arriva al termine di un periodo travagliato per l’amministrazione comunale, con la maggioranza che si era divisa e il rapporto fra il sindaco Meneghetti, la vice Roberta Dellamore e l’assessore Elisa Bergagnin che si era sempre più logorato. In più di un’occasione il sindaco era parso più vicino alla minoranza che al suo gruppo e l’esempio più eclatante era avvenuto a giugno: dopo aver letto in consiglio comunale un breve j’accuse contro la sua maggioranza ed essere uscito dall’aula, Meneghetti si era ritrovato con i consiglieri di opposizione in un locale pubblico del paese. E l’avvicinamento era stato messo nero su bianco dalla stessa minoranza, che il giorno dopo aveva offerto una stampella al primo cittadino: «Per il bene della comunità del comune capoluogo del Comelico, qualora il sindaco, dopo aver risolto i problemi con la propria maggioranza, intenda coinvolgere il gruppo di minoranza in un rapporto di lavoro istituzionale condiviso, noi ci siamo, scrivendo assieme un protocollo di lavoro per i prossimi due anni».


Non era stato quello l’unico momento di frizione fra sindaco e maggioranza. Molti passaggi, anche istituzionali, del caso legato alla chiusura della galleria del Comelico erano stati l’occasione per mettere allo scoperto incomprensioni e divisioni. E quello era stato uno dei motivi per i quali i comuni del Comelico non erano riusciti ad avere una linea unica, fondamentale per difendere la valle contro il pericolo di un isolamento provocato dalla chiusura prolungata del tunnel.

Commercialista trevigiano legato a Santo Stefano sia da rapporti affettivi (la moglie) che di lavoro (la guardia di finanza), Meneghetti era diventato sindaco, quasi a sorpresa, il 26 maggio 2019, superando per 775 a 626 Roger De Bernardin, candidato della continuità con la precedente amministrazione di Alessandra Buzzo. Oltre che a Dellamore e a Bergagnin, Meneghetti aveva affidato deleghe anche ai consiglieri di maggioranza, per coinvolgere tutti nella macchina amministrativa. «Santo Stefano diventa per me famiglia per la terza volta. Dopo quella della Guardia di finanza e quella costruita con mia moglie, oggi anche l’intera comunità di Santo Stefano diventa per me una famiglia» aveva detto durante il discorso di insediamento. Un idillio che si è a poco a poco spento, fino ad arrivare alla decisione di dimettersi. Il commissario è vicino.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino