Mazzette per la Rsa a Santa Maria di Sala, in dodici sotto accusa: l'udienza preliminare

Mazzette per la Rsa a Santa Maria di Sala, in dodici sotto accusa: l'udienza preliminare
SANTA MARIA DI SALA - Approda in aula l'inchiesta sulle presunte tangenti per la costruzione della casa di riposo di Santa Maria di Sala. L'appuntamento è fissato...

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SANTA MARIA DI SALA - Approda in aula l'inchiesta sulle presunte tangenti per la costruzione della casa di riposo di Santa Maria di Sala. L'appuntamento è fissato per lunedì, di fronte alla giudice dell'udienza preliminare Daniela De Fazio, chiamata a decidere in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura a carico dell'ex sindaco, Nicola Fragomeni, e degli altri undici indagati, tra i quali Ugo Zamengo, già sindaco e consigliere comunale salese; il geometra e già capo dell'Ufficio tecnico in Municipio, Carlo Pajaro; l'architetto Marcello Carraro; il costruttore padovano di Borgoricco (Padova), Battista Camporese e Mauro Cazzaro, patron della Cazzaro Costruzioni di Trebaseleghe (Padova), tutti finiti ai agli arresti domiciliari lo scorso gennaio e poi tornati in libertà.


Fragomeni, Zamengo, Pajaro e Carraro sono accusati di associazione a delinquere; le altre imputazioni, contestate a vario titolo, vanno dall'induzione indebita a dare o promettere utilità all'abuso d'ufficio, dal peculato alla rivelazione dei segreti d'ufficio. «Un numero indeterminato di reati contro la pubblica amministrazione», scrive la pm Federica Baccaglini», nell'atto di chiusura delle indagini. La presunta cresta sui costi previsti per realizzare la nuova Rsa (poi non realizzata) viene indicata in una percentuale del 10-15 per cento per un ammontare «stimabile in 370mila euro».

Tra le parti offese figurano l'imprenditore che non accettò di versare la tangente e fece partire l'inchiesta, i Comuni di Santa Maria di Sala e Spinea, l'Ipav di Venezia, l'Ipab, la Croce Verde di Padova, Veritas e Actv.
All'udienza preliminare qualche imputato potrebbe chiedere il patteggiamento, altri il giudizio con rito abbreviato, con le difesa pronte a dare battaglia per dimostrare l'insussistenza delle accuse.

CASSAZIONE

Nel frattempo la Cassazione ha accolto il ricorso dei difensori di Carraro, Cazzaro e Camporese, annullando l'ordinanza cui, mesi fa, il Tribunale del riesame aveva confermato l'ordinanza di custodia cautelare che aveva imposto loro i domiciliari, disponendo una nuova udienza di valutazione del ricorso. Le motivazioni della decisione non sono state ancora depositate: gli avvocati Ernesto De Toni, Graziano Stocco e Umberto Saracco contestano sia la sussistenza di gravi indizi, sia l'esigenza cautelare. La nuova decisione del Riesame è attesa dalle difese per i possibili effetti sul processo, non sulla libertà dei rispettivi assistiti in quanto i domiciliari sono già stati revocati la scorsa primavera.

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Il Gazzettino