Pietra caduta dal cielo sfonda il parabrezza di un'auto: «È un meteorite»

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S. MARIA DI SALA - In via Cavin Caselle ne sono convinti: «Sabato è caduto un meteorite». Per ora però ciò che è accaduto a Santa Maria di Sala resta un mistero. L’unica certezza è che il cristallo di una delle auto parcheggiate nel cortile di una casetta a schiera è stato colpito da quello che sembra un pezzo di roccia. E ora la famiglia che se l’è ritrovato tra le mani vuole farlo analizzare da un esperto. Le più classiche delle ipotesi sono da escludere. Un vandalismo è impossibile: è difficile bucare il vetro di un’auto semplicemente lanciando un “sasso”.

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«E poi per quale motivo qualcuno, alle 8 del mattino, dovrebbe prendersela con l’auto in uno spazio privato?» si chiede Daniele Cazzin, padre della proprietaria del mezzo. Che sia caduto da case o alberi è un’altra possibilità da scartare: «Qui ci sono solo casette a schiera affacciate su un marciapiede. Non ci sono alberi e non c’è niente lì sopra. Solo il cielo». Ma se sono arrivati a convincersi che si tratti di un meteorite non è andando per esclusione. L’intera vicenda è, infatti, singolare. «Tutto è avvenuto sabato mattina. Mio genero aveva spostato l’auto di un metro per passare con la sua bicicletta. Erano le 7.45 e l’auto era perfetta - spiega Cazzin -. Tre quarti d’ora dopo mia figlia l’ha trovata con il cristallo rotto. La caduta quindi è avvenuta tra le 8 e le 8.30. Ma a farci sospettare che si tratti di qualcosa di anomalo è il fatto che l’auto sembra essere stata colpita da un frammento caldo. Il lunotto non si è frantumato ma è come se il vetro, oltre ad aver subito un colpo, si fosse addirittura scaldato in profondità, fondendosi». A colpirlo, un pezzo dal diametro di circa 5 centimetri, con sfumature rosse: «Non è liscio ma è un pezzo roccioso, spigoloso e sfaccettato. Sembra emanare calore. Di certo, vista la violenza dell’impatto, se ci fosse stato un bambino o qualcun altro sarebbe stata una tragedia».


Senza palazzi o alberi, da dove può arrivare un pezzo simile? Se lo sono chiesti i Cazzin: «Abbiamo fatto alcune ricerche in rete e ci siamo accorti che è identico ad altri meteoriti, caduti negli Stati Uniti: ha la stessa forma, lo stesso colore, lo stesso riflesso caldo, come se fosse bruciato». Quest’ultimo è uno degli elementi che l’Agenzia spaziale Italiana indica per distinguere un frammento di asteroide da un semplice sasso. «Il dubbio sorge spontaneo - conclude Cazzin -. Ora vorremmo farlo analizzare da un esperto. Perché potremmo sbagliarci ma la nostra sensazione è che si tratti di qualcosa di anomalo, arrivato dallo spazio». Se così fosse, la sfortuna di dover sostituire il lunotto sarebbe ripagata: ciò che resta dei frammenti di asteroide bruciati nell’atmosfera sono pietre preziose e hanno un discreto valore sul mercato.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino