Mancano i timbri: cancellata la lista del delfino del medico no vax Szumski

Riccardo Szumski e Luca Bellotto
SANTA LUCIA DI PIAVE -. Mancano dei timbri sui fogli usati per la raccolta di firme. La lista che fa riferimento al primo cittadino uscente Riccardo Szumski non parteciperà...

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SANTA LUCIA DI PIAVE -. Mancano dei timbri sui fogli usati per la raccolta di firme. La lista che fa riferimento al primo cittadino uscente Riccardo Szumski non parteciperà alle elezioni comunali del 12 giugno a Santa Lucia di Piave. Dopo gli accertamenti del caso, la commissione elettorale circondariale ha escluso la civica Insieme per Santa Lucia. Di conseguenza cade la candidatura a sindaco di Luca Bellotto, attuale vice di Szumski. E non ci sarà nemmeno quest’ultimo, così come gli altri 11 candidati alla carica di consigliere, che dopo due mandati di fila alla guida del municipio si era candidato per entrare in consiglio comunale.


 

CHI RESTA
A Santa Lucia di Piave resta quindi in corsa un solo candidato sindaco: Fiorenzo Fantinel, già primo cittadino dal 2002 al 2012, sostenuto dalla civica Patto per Santa Lucia. Il suo unico avversario ora sarà il quorum, che è stato abbassato al 40%: se non si raggiungerà tale quota di votanti, il Comune verrà commissariato. Tutto questo, almeno, al netto di eventuali ricorsi da parte dei rappresentanti della civica di Bellotto. La commissione elettorale ha ricusato la lista, questo il termine tecnico, dopo aver riscontrato dei problemi relativi alla timbratura dei moduli usati per raccogliere le firme. Nello specifico, mancava la firma o il timbro di continuità tra un foglio e l’altro. Non è solo una questione formale. Questi, infatti, come prevede il regolamento, servono per scongiurare il rischio che possano essere inseriti anche fogli con firme raccolte magari per altri motivi. Marcando la continuità tra un foglio e l’altro, in buona sostanza, si certifica che i sottoscrittori sono sempre consapevoli dell’identità dei candidati della lista. Il caso è del tutto simile a quello esploso alla fine dell’anno scorso a Oderzo, che aveva portato all’esclusione di tre candidati sindaco, Michele Sarri, Tino Alescio e Marco Drusian, e le rispettive liste collegate, per un totale di 80 candidati consiglieri. In quell’occasione i tre presentarono ricorso. E il Tar del Veneto lo respinse.
 

LE VOCI
Bellotto adesso si rivolgerà alla giustizia amministrativa? «Siamo in fase di verifica. Non ci è stato ancora notificato nulla – ha spiegato ieri sera – per il momento mi riservo qualsiasi commento». Quel che è certo è che la notizia è arrivata come una bufera nel Comune di Szumski, sindaco-medico, riferimento delle galassie No-Vax e Free-Vax, radiato dall’Ordine dei medici di Treviso per le sue posizioni a dir poco critiche nei confronti dei vaccini anti-Covid (provvedimento al momento sospeso per effetto del ricorso presentato dal diretto interessato alla commissione ministeriale). Tanto che ieri in paese aveva anche iniziato a circolare una voce paradossale secondo la quale l’errore sarebbe stato commesso appositamente, puntando sul fatto che Fantinel non raggiunga il quorum e di conseguenza aprendo le porte al commissariamento del municipio. Cosa che, sempre secondo questa voce fantasiosa, avrebbe consentito a Szumski di ricandidarsi a sindaco già il prossimo anno. In realtà, però, il commissariamento non porta a un azzeramento dei mandati. Dopo gli ultimi due consecutivi, in altre parole, Szumski non potrebbe comunque ricandidarsi subito. Nemmeno dopo l’eventuale commissariamento. «Di conseguenza non sta in piedi l’idea di una presunta e tafazziana volontarietà di far ricusare la lista di Bellotto», sottolinea chi ha seguito la vicenda da vicino.
 

IL VOTO


Al momento scendono così a 39 i candidati sindaco, sostenuti da altrettante liste, che il 12 giugno si sfideranno per la seggiola più alta di 17 Comuni: Casale, Silea, Santa Lucia, Trevignano, Resana, Breda, Castelcucco, Susegana, Godega, Cappella Maggiore, Tarzo, Fontanelle, Cessalto, Borso del Grappa, Segusino, Possagno e Zenson. Tutti importanti, ma gli occhi sono puntati soprattutto su Casale e Silea: nel primo c’è una civica sostenuta da Lega, FdI, Pd e Italia Viva e nel secondo Lega e FdI appoggiano due candidati diversi. Dopo il caso di Santa Lucia, il totale dei candidati consiglieri, da 9 a 16 a seconda delle dimensioni del comune, scende a 496. I cittadini che andranno a votare, esattamente 101.733 quelli aventi diritto, saranno chiamati a scegliere tra questi.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino