Poste chiuse, lavori sospesi. L’ira del sindaco: «9.300 abitanti costretti a vagare»

L'Ufficio postale di Santa Lucia
SUSEGANA - L’ufficio postale del paese non riaprirà prima del 3 aprile. L’ufficio è chiuso dal 20 febbraio per consentire l’intervento di...

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SUSEGANA - L’ufficio postale del paese non riaprirà prima del 3 aprile. L’ufficio è chiuso dal 20 febbraio per consentire l’intervento di sistemazione del tetto dal quale c’erano delle infiltrazioni d’acqua. Sarebbe dovuto rimanere chiuso soltanto una settimana e riaprire il 27 febbraio, ma dopo una prima proroga fino al 5 marzo, ora un nuovo avviso informa che sarà chiuso fino al 3 aprile. «Questo, a tutt’oggi, lo scandaloso avviso alle poste di Santa Lucia - è sbottato ieri su Facebook il sindaco Riccardo Szumski - Lavori di ristrutturazione che non sono stati sospesi, si badi, non sono mai iniziati. 9300 abitanti costretti a vagare per di più in questo gramo periodo di restrizioni».

I DISAGI
Inizialmente gli uffici postali ai quali rivolgersi, indicati da Poste Italiane, erano quello di Santa Maria del Piave (aperto dalle 08.20 alle 13.45) e quello centrale di Conegliano in via Cadore (aperto dalle 08.20 alle 19.05). Per ritirare raccomandate e pacchi (non consegnati dai postini per assenza del destinatario) l’ufficio postale di riferimento era quello Santa Maria del Piave. Ora invece Poste ha indicato che l’ufficio di riferimento è quello di Mareno di Piave, dove negli ultimi giorni si è creata una lunga fila di attesa all’esterno. Coda che ha fatto infuriare anche Szumski che ieri si è dovuto recare all’ufficio di Mareno.

Poste fa sapere che «i lavori erano stati avviati e in fase di conclusione, ma che sono stati sospesi a causa dell’emergenza Coronavirus». L’intervento di manutenzione del tetto si è reso necessario perché le infiltrazioni dal soffitto rischiavano di danneggiare la strumentazione dell’ufficio e l’impianto elettrico, oltre ad essere pericolose. L’ufficio postale rimarrà chiuso almeno fino al 3 aprile, data disposta dal governo. C’è preoccupazione tra i cittadini che si chiedono se sono autorizzati a recarsi a Mareno, se è ritenuto uno spostamento necessario secondo l’ultimo decreto ministeriale. Anche perché oggi inizia la distribuzione delle pensioni. Secondo Szumski recarsi all’ufficio postale di Mareno «diventa una necessità a questo punto, che nessuno può contestare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino