SANT’URBANO - Da operaio metalmeccanico ad allevatore di lumache. Con la bava estratta dalle sue “piccole amiche”, 30 litri l’anno, Sandro Crivellaro,...
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PASSIONE
Diplomato all’Ipsia di Rovigo, finita la scuola Crivellaro ha trovato impiego in un’azienda metalmeccanica, ma la passione nutrita fin da piccolo per l’agricoltura e gli animali è tornata a farsi sentire. Così, qualche anno fa, si è licenziato ed ha avviato una propria attività in campagna, entrando anche a far parte dei Giovani di Confagricoltura. «Innovare e creare qualcosa di unico è sempre stato il mio pensiero fisso - racconta - così ho pensato all’allevamento di lumache, una coltura emergente. Non è stato facile. Non si tratta di coltivare semplicemente un terreno e poi farci vivere degli animali: bisogna conoscere la composizione del suolo, capire quali sono le piante più idonee, creare un habitat adatto irrigando costantemente e senza sbalzi termici. Le lumache sono animali delicati: possono essere prede di uccelli, ammalarsi se ci sono ristagni di acqua e soffrire per le lunghe e afose estati della pianura».
RITMI NATURALI
La sua azienda è di 6 ettari, di cui 5,5 adibiti a fienagione, il resto all’allevamento di chiocciole. «Una volta costruito l’allevamento, mi sono specializzato nell’estrazione della bava a uso cosmetico - spiega - La particolarità del mio progetto è l’estrazione della bava in modo esclusivamente manuale, seguendo i ritmi naturali delle chiocciole. Questo sistema permette di non danneggiare e non stressare le nostre piccole amiche. Inoltre l’ambiente è completamente naturale: non uso mangimi né erbicidi. Questa materia prima d’eccellenza, circa 30 litri di bava all’anno, viene lavorata da un’azienda terza e utilizzata nei prodotti a mio brand, venduti in tutta Italia sia a privati, che ad aziende come farmacie, parafarmacie, erboristerie e negozi di cosmetici. Si tratta di integratori, ad esempio per la tosse, e di prodotti usati nella cura del viso e del corpo. La bava di lumaca, grazie al suo alto concentrato di vitamine, proteine e acido ialuronico ha poteri rigeneranti, ristrutturanti, esfoliativi e lenitivi, riparando i tessuti e donando sollievo anche in caso di ustioni».
Progetti per il futuro? «Vorrei rendere il brand cosmetico alla portata di tutti e creare anche prodotti specifici foraggeri per l’alimentazione degli animali. Per ora non ho dipendenti: fare il coltivatore non è facile. Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e i frutti si vedono solo dopo mesi e mesi di duro lavoro».
Maria Elena Pattaro Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino