Veneto, le pagelle ai manager della Sanità: tutti promossi. Treviso su, Padova giù

Dopo sindaci e consiglieri regionali sono arrivati anche i voti della giunta ai direttori generali. Bene, ma nella classifica nessun “centino”

Luca Zaia
VENEZIA - Tutti promossi, ma nessuno col massimo dei voti. Dopo quelli dei sindaci e della Quinta commissione del consiglio regionale del Veneto, ecco i voti della giunta di Luca...

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VENEZIA - Tutti promossi, ma nessuno col massimo dei voti. Dopo quelli dei sindaci e della Quinta commissione del consiglio regionale del Veneto, ecco i voti della giunta di Luca Zaia ai direttori generali delle Ulss. E sono pagelle, quelle che arrivano da Palazzo Balbi, che un po’ ribaltano il giudizio degli amministratori locali. I punteggi totali, comunque, promuovono l’operato dei manager della sanità veneta: sono, infatti, tutti abbondantemente sopra la soglia limite del 70%. Dopodiché ci sono i primi e gli ultimi della classe: il più “bravo” Francesco Benazzi dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, il meno “bravo” Paolo Fortuna dell’Ulss 6 Euganea. A pesare sul giudizio padovano sicuramente l’incidente informatico avvenuto nel dicembre 2021 con il furto di migliaia di dati di pazienti. Le pagelle in questione si riferiscono infatti all’anno 2021, in particolare al secondo semestre perché la prima parte dell’anno è stata fortemente condizionata dalla gestione della pandemia da Covid-19.


Come mostra la tabella, ci sono state tre valutazioni. La prima è stata quella dei sindaci: gli amministratori locali hanno valutato diversi elementi, a partire dalle liste d’attesa per visite e prestazioni diagnostiche. Tutti i dg hanno preso il massimo dei voti (20/20), tranne i manager delle Ulss 1 Dolomiti, Ulss 6 Euganea e Ulss 9 Scaligera che hanno preso 19, mentre i punteggi più bassi sono stati riservati all’Ulss 7 Pedemontana (18,12) e all’Ulss 8 Berica (16). E qui va ricordato che, cosa mai accaduta prima, la conferenza dei sindaci dell’Ulss 8 Berica ha valutato la “qualità ed efficacia dell’organizzazione dei servizi socio-sanitari sul territorio” ricorrendo al voto segreto: due sindaci hanno dato 3, un altro ha dato 4, un altro ancora ha dato 5.


I CONSIGLIERI
La Quinta commissione del consiglio regionale ha dato il massimo dei voti, 20/20, solo a 6 direttori di Ulss e aziende sanitarie su un totale di 13. Anche qui a pesare negativamente sono stati soprattutto i giudizi relativi allo smaltimento delle liste d’attesa, peraltro riferite a sole 21 prestazioni, dalla mammografia alla visita oculistica. Il voto più basso, 18,5/20, alle Ulss 3 Serenissima, 5 Polesana, 8 Berica.


LA GIUNTA
Le ultime pagelle arrivate sono state quelle di Palazzo Balbi. Il punteggio più alto da parte della giunta (55,1/60) all’Ulss 2 Marca Trevigiana, il più basso (49,29/60) all’Ulss 6 Euganea.


LA SOMMA
Posto che nessuno ha raggiunto il punteggio massimo di 100/100, ecco la classifica definitiva come risulta dalla delibera portata in giunta dall’assessore Manuela Lanzarin lo scorso 15 marzo: Maria Grazia Carraro Ulss 1 Dolomiti 91,35; Francesco Benazzi Ulss 2 Marca Trevigiana 95,10; Edgardo Contato Ulss 3 Serenissima 93,43; Mauro Filippi Ulss 4 Veneto Orientale 94,38; Patrizia Simionato Ulss 5 Polesana 92,61; Paolo Fortuna Ulss 6 Euganea 87,29; Carlo Bramezza Ulss 7 Pedemontana 91,88; Maria Giuseppina Bonavina Ulss 8 Berica 87,62; Pietro Girardi Ulss 9 Scaligera 88,37.


Nell’elenco anche i manager delle due Aziende ospedaliere, dello Iov e di Azienda Zero che non sono state valutate dai sindaci, non erogando servizi, ma per i quali il punteggio della giunta poteva arrivare a 80. La valutazione finale: Giuseppe Dal Ben Azienda ospedaliera di Padova 94,93; Callisto Bravi Azienda Ospedaliera di Verona 95,51; Patrizia Benini Istituto Oncologico Veneto 98,22; Roberto Toniolo Azienda Zero 85,62.
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Il Gazzettino