VENEZIA - Un fascicolo di indagine è stato aperto dalla Procura di Venezia sulle liste d'attesa dell'Usl 13 di Mirano, nel 2016 inglobata nell'Usl 3...
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Il software modificava le priorità facendo rientrare le prestazioni nei parametri regolari. Un dirigente dell'Usl di Mirano, che si occupava proprio delle liste d'attesa, è stato già sospeso per 5 mesi senza stipendio. È stata la stessa Regione Veneto a segnalare il caso alla Procura che ha avviato gli accertamenti. Al momento il fascicolo è senza indagati. Tra quelle 'modificate' dall'Uls 3 l'anno scorso figurano 1.971 prescrizioni per una prima visita dermatologica; 1.600 per una otorinolaringoiatrica; 800 per una ortopedica; 511 per una cardiologica; 672 per una neurologica; 330 per la risonanza magnetica al rachide e 200 per la risonanza alla spalla; 258 per la colonscopia e 300 per l'ecodoppler.
REAZIONI «Prima di sparare sentenze contro l'Ulss 3 e il suo direttore generale Giuseppe Dal Ben, si deve ricordare che è stata la stessa Azienda a notare le incongruenze, a sospendere l'uso del sistema per la gestione e ad avviare un procedimento di verifica amministrativa, consapevole del fatto che il rispetto delle liste d'attesa è uno dei fiori all'occhiello della sanità veneta». Lo afferma il consigliere della Lega Nord Alberto Semenzato, intervenuto in merito all'inchiesta sulla priorità delle visite mediche manomesse dalla ex Ulss 13. «Chi in queste ore sta attaccando personalmente il dg Dal Ben, come i consiglieri di minoranza - aggiunge - dovrebbe ricordare inoltre che i fatti sono riferiti a un periodo precedente la sua gestione e che quindi non può essere giudicato responsabile di 'trucchi' o stratagemmi poco chiari». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino