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PORDENONE - Un incidente sul lavoro per un ragazzo di vent’anni con possibili gravi conseguenze ad un occhio. E a Pordenone, nel pomeriggio, non c’è una equipe d’emergenza in oculistica né un oculista reperibile per casi urgenti. La denuncia di una famiglia di Fontanafredda per quanto accaduto lo scorso lunedì al proprio figlio maggiore. «In vita – spiega la mamma di R.F. - ho vissuto diverse disfunzione della nostra sanità locale, ma questa volta la cosa è inaccettabile. Lunedì scorso, mio figlio che da alcuni mesi lavora in una azienda artigiana ad Aviano si è ferito un occhio con un cacciavite e a Pordenone non c’era alcun oculista».
I FATTI
L’incidente intorno alle 15,45. Il titolare dell’azienda lo ha subito portato al Pronto soccorso dell'ospedale civile di Pordenone. Accettazione alle 16,30. Dopo una quindicina di minuti lo stesso ragazzo infortunato lo avvisa che ci vorrà diverso tempo e che quindi poteva anche rientrare in azienda. «Alle 18 circa, mio figlio ci chiama per chiedere che qualcuno lo venga a prendere per portarlo all’ospedale di Udine. Qui a Pordenone non era presente né reperibile alcun oculista.
I DETTAGLI
Vent'anni compiuti, il giovane fontanafreddese si era diplomato lo scorso anno all’Istituto tecnico aeronautico Fleming di Treviso con il massimo dei voti. Il suo sogno sin da piccolo è l’aeronautica e stava valutando il percorso migliore per poterlo realizzare. In attesa dei bandi universitari aveva così deciso di tenersi occupato e da alcuni mesi era impegnato nell’azienda di Aviano. Qui l’incidente, un classico incidente sul lavoro con ferita all’occhio. È capitato con il cacciavite ma poteva essere anche qualche scheggia impazzita. Incidenti che accadono a tutte le ore del giorno. Non avere oculisti reperibili è solo l’ultima nota negativa per un reparto indispensabile, ma oggi del tutto sguarnito, dove anche le liste e le tempistiche per visite ed esami specialistici in convenzione rasentano la follia, "non prima del 2023”. Tempi normali, o quasi, invece se gli stessi esami vengono eseguiti in via privata, nella stessa struttura ospedaliera.
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