Sanità, emergenze: dipendenti in fuga e Antonaglia si dimette

A sinistra il direttore dimissionario del Sores Fvg Vittorio Antonaglia
TRIESTE - Su un totale di 38 dipendenti, 31 hanno chiesto la...

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TRIESTE - Su un totale di 38 dipendenti, 31 hanno chiesto la mobilità dalla Sala operativa regionale emergenza sanitaria (Sores) di Palmanova (dove vengono gestite e smistate le richieste di soccorso su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia) e il direttore Vittorio Antonaglia si è dimesso dall'incarico. Una situazione di vero e proprio caos quella che sta interessando in queste ore  «un servizio vitale per i cittadini» - così lo definisce il segretario regionale del Pd Cristiano Shaurli - tanto da determinare una vera e propria fuga. Le dimissioni di Antonaglia anticipano il pensionamento già programmato ma sono arrivate proprio dopo le richieste di mobilità nonostante per il diretto interessato non vi sia un collegamento diretto. Le carenze di organico sono note da tempo e già denunciate dal sindacato delle professioni infermieristiche assieme a stress psicofisico degli operativo e falle nel sistema informatico. Secondo Shaurli «queste dimissioni mettono ancor più in luce la situazione molto problematica di cui l'assessore Riccardi deve essere a conoscenza e su cui sarebbe dovuto intervenire». «Stiamo parlando di un servizio di estrema importanza per i cittadini che - puntualizza in una nota l'esponente dem - non permette margini di errore, e dove gli operatori, ancor più se sottorganico, sono sottoposti a continuo stress». «In verità - ricorda Shaurli - Riccardi si era espresso sull'inadeguatezza della dotazione tecnologica oltre un anno fa, quando annunciava che avrebbe avviato 'con immediatezza azioni correttive complessivè: azioni talmente 'immediatè che le stiamo ancora aspettando. E Riccardi sa anche che le questioni relative a personale e tecnologia vanno in capo ad Arcs, e così anche i ritardi nelle risposte». «Ci chiediamo come mai - aggiunge Shaurli - fra roboanti dichiarazioni di riforme rivoluzionarie fatte in giro per la regione, Riccardi non ha avuto il tempo di occuparsi di uno dei servizi più importanti della nostra sanità. Bene sarebbe, archiviata la stagione in cui poteva scaricare responsabilità su chi c'era prima, se oltre a parlare iniziasse finalmente a risolvere qualche problema e a ottenere qualche risultato»


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Il Gazzettino