Rubati i gioielli dal bagagliaio: bottino da 170mila euro

Rubati i gioielli dal bagagliaio: bottino da 170mila euro
SAN ZENONE - Un colpo da 170mila euro, messo a segno in pochissimi minuti, ma dai contorni ancora poco chiari. Vittima un pensionato di 71 anni residente a Mussolente: stava...

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SAN ZENONE - Un colpo da 170mila euro, messo a segno in pochissimi minuti, ma dai contorni ancora poco chiari. Vittima un pensionato di 71 anni residente a Mussolente: stava trasportando un carico di gioielli dalla Gold spa di San Zenone degli Ezzelini alla Smart snc di Pieve del Grappa, laboratorio specializzato nella produzione e riparazione di preziosi in via Molinetto. Il pensionato, a quanto pare, stava facendo un favore al titolare della Gold, trasportando quella valigetta nella sua Fiat Panda. Una commissione per amicizia. Ma tra il prelievo e la consegna, il 71enne ha svolto altre commissioni, stavolta personali, a Mussolente. 


PEDINATO

Durante una delle sue soste, con la valigetta di preziosi incustodita in auto, i ladri hanno messo a segno il colpo. Probabilmente, sostengono i carabinieri di Bassano che stanno portando avanti le indagini, chi ha agito conosceva gli spostamenti del pensionato ma soprattutto l'incarico che doveva portare a termine, e lo stava tenendo d'occhio per colpire nel momento più propizio. E così è stato, visto che nessuno ha assistito alla scena o si è accorto di nulla. I ladri, mentre la Fiat Panda era parcheggiata all'esterno di uno dei posti in cui si è recato il 71enne, hanno forzato il bagagliaio dell'utilitaria, rimosso il doppio fondo, prelevato la valigetta con i gioielli e poi sono spariti nel nulla. Un colpo fulmineo, in pieno giorno, senza dare nell'occhio. Tanto che il pensionato si è accorto di essere stato derubato soltanto al momento della consegna. 


LE INDAGINI

Sconvolto per essersi fatto rubare i preziosi, il 71enne ha chiamato il titolare della e insieme hanno tentato di ripercorrere ogni spostamento del pensionato. Hanno ricostruito il tragitto e perlustrato i posti in cui si era fermato, tra cui un bar e una banca. Della valigetta nessuna traccia. La denuncia, però, non è stata fatta nell'immediatezza dei fatti ma il giorno successivo. Cosa che rende ancor più difficili le indagini dei carabinieri. Ma soprattutto mette a rischio il risarcimento da parte della compagnia assicurativa viste le modalità con cui è avvenuto il furto e la sua tardiva denuncia. I militari hanno iniziato a spulciare le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate lungo il percorso effettuato dal pensionato e nei luoghi in cui si è fermato. La speranza è che oltre alla Fiat Panda parcheggiata siano stati ripresi i ladri che hanno colpito. 
 

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Il Gazzettino