SAN VITO - La targa straniera non evita le sanzioni. Dopo quello di un paio di mesi fa, un veicolo italiano a cui sono state applicate delle targhe estere non è...
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Ma perché la targa straniera? Dal comando di polizia locale commentano così: «Le motivazioni di questo comportamento truffaldino sono chiare: avendo un'auto formalmente immatricolata nel registro automobilistico di un altro Paese, si evitano di pagare tutte le tasse italiane che pesano sul possessore di una vettura di valore. Inoltre, in questo modo, si ha la possibilità di usufruire di assicurazioni Rca molto meno costose delle corrispettive italiane. E come se tutto ciò non bastasse, tali automobilisti solitamente hanno la possibilità di non curarsi troppo delle multe ricevute: il sistema di riscossione coattiva italiano è spesso laborioso oltre che oneroso in caso di targhe estere, bollando spesso tali verbali come non esigibili».
A San Vito al Tagliamento non è il primo caso del genere. Lo scorso novembre, in via Dante Alighieri, i vigili avevano accertato che un automobilista viaggiava sulla sua Alfa Romeo 159 che era stata immatricolata in Italia ma esponeva targhe bulgare, commettendo anche altre violazioni amministrative. Per l'automobilista, un uomo di 40 anni residente in Bulgaria e domiciliato a San Vito, erano stati redatti quattro verbali, per un totale di 5.526 euro di multa, oltre al fermo dell'auto.
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Il Gazzettino