San Vito. Emergenza furti, rubati orologi per 20mila euro in due colpi con molti danni. A Morsano sale la protesta: l'appello al sindaco

Emergenza furti, rubati orologi per 20mila euro in due colpi con molti danni
SAN VITO/MORSANO (PORDENONE) - L'ondata di furti che sta travolgendo il Sanvitese non accenna ad esaurirsi. Mercoledì, all'imbrunire, una delle bande serali ha...

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SAN VITO/MORSANO (PORDENONE) - L'ondata di furti che sta travolgendo il Sanvitese non accenna ad esaurirsi. Mercoledì, all'imbrunire, una delle bande serali ha preso di mira via Codizze e via del Tramonto. I danni sono ingenti. I ladri sono entrati forzando gli infissi e hanno rovistano nei cassetti di comodini e armadi alla ricerca di gioielli. Al rientro dal lavoro, i proprietari hanno trovato le stanze a soqquadro. In un caso sono stati sottratti monili in oro, in due abitazioni sono spariti anche orologi di valore che hanno fatto salire il valore del bottino a 20mila euro. I tre furti sono stati denunciati ai carabinieri della stazione di San Vito. Il fenomeno sta preoccupando anche gli abitanti dei paesi limitrofi, in primis Morsano al Tagliamento, bersagliato di furti che potrebbero avere un collegamento con le bande che stanno colpendo in provincia di Udine, come dimostra l'armadio blindato, contenente armi, rubato a Latisana e ritrovato in un campo proprio nel territorio comunale morsanese.

IL SINDACO

A Morsano negli ultimi giorni i furti sono stati circa una decina. Si pensa ora ad «implementare la sorveglianza diurna annuncia il sindaco Giuseppe Mascherin, dato che le abitazioni vengono prese di mira soprattutto nella fascia oraria pomeridiana, quando i proprietari sono assenti». Non ci sono frazioni o vie più colpite rispetto ad altre: si tratta di fenomeni diffusi in tutto il territorio, così come in diversi comuni limitrofi. La dinamica è sempre la stessa: i malintenzionati si muovono quando sanno di non trovare nessuno in casa, forzano porte e finestre, e rubano gioielli e monili in oro. La situazione è preoccupante sia per l'amministrazione comunale sia per i cittadini, che in queste ore si stanno esprimendo sull'argomento sui social.

LA RABBIA

«Non è possibile scrive un utente su "Sei di Morsano se" che dobbiamo vivere con il patema di arrivare a casa la sera e trovarcela devastata. Qualche tempo fa si facevano le ronde. Mi appello al sindaco perché si attivi prima che succeda l'irreparabile». Tra i commenti c'è chi propone di «utilizzare la polizia locale per pattugliare il territorio, invece che per fare controlli sulla velocità sulla Ferrata». Mascherin evidenzia che «la superficie del Comune è ampia, ma gli agenti sono solo due, perché vengono assunti sulla base del numero di abitanti e non dell'estensione del territorio. Prendersela con la polizia locale è assurdo». Per quanto riguarda le ronde, «quante dovrebbero essere osserva il sindaco per sorvegliare tutto il territorio 24 ore su 24, e con che professionalità si dovrebbero muovere? Le sperimentazioni del passato sono state di scarso effetto».

TELECAMERE

Stando al sindaco, è importante l'attività di prevenzione, che non spetta prettamente alla Polizia locale. «Sono utilissimi evidenzia Mascherin i sistemi di lettura targhe. Non è una questione di sanzionare gli automobilisti. Con questi dispositivi, a volte criticati e vandalizzati, abbiamo individuato un'autovettura che è stata utilizzata per furti commessi qui a Morsano e un'altra usata presumibilmente per azioni simili a Varmo». Il fenomeno, in generale, non è nuovo, ma è cambiato nel tempo. «In passato ricorda il sindaco ci sono stati periodi in cui avevamo tre furti al giorno. Gli autori erano soggetti locali e le azioni erano finalizzate all'acquisto di stupefacenti. La situazione era stata arginata. Oggi abbiamo a che fare con delinquenti molto più "raffinati" e appartenenti a reti che superano i confini provinciali». La raccomandazione è «segnalare conclude Mascherin i passaggi di auto e soggetti sospetti, contattando immediatamente i carabinieri o la nostra polizia locale. È necessaria la collaborazione di tutti».

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Il Gazzettino