Il ballerino Luli supera l'esame: adesso è promosso alla Scala

Riccardo Luli, il ballerino promosso alla Scala
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SAN VITO AL TAGLIAMENTO - «La danza è tutta la mia vita. Se mi chiedessero quando smetterò di danzare, risponderei “quando finirò di vivere”». Così il mitico ballerino Rudolf Nureyev descriveva il suo rapporto con la danza. E allo stesso modo la pensa Riccardo Luli, diciannovenne ballerino sanvitese che ha appena coronato un sogno: nel fine settimana a Milano è stato uno dei venti allievi della Scuola di ballo dell’Accademia teatro alla Scala che hanno brillantemente superato gli esami finali e conseguito l’ambito diploma.  Per Luli si aprono ora le porte dei teatri e delle compagnie di ballo più importanti del mondo, in primis proprio quella del Teatro alla Scala. Ma per lui gli esami non sono finiti: a breve deve sostenere quelli di maturità. La vita di Riccardo oggi è luminosa, espressione di un amore incondizionato per la danza, seppur dura, ma la sua storia è legata a doppio filo al coraggio dei suoi genitori, mamma Luiza e papà Nikolin, che nel 1991 fuggirono da un Paese in crisi: l’Albania. Provenienti dalla città di Lezhe, sognavano un futuro migliore. Erano a bordo di una delle imbarcazioni di fortuna arrivate nel porto di Brindisi. Fuggivano dalla crisi economica e dalla dittatura comunista. Un esodo biblico. Luiza era incinta quando attraversò il mare, al sesto mese di gravidanza. Ha quindi partorito Paola in Friuli: la prima in regione tra gli albanesi arrivati, tant’è che in ospedale andò a trovarla l’allora prefetto di Pordenone. Ventotto anni fa Luiza e Nikolin hanno scelto di stabilirsi a San Vito al Tagliamento e non si sono più mossi: Luiza lavora al Centro salute mentale, Nikolin fa l’autotrasportatore. I genitori hanno dedicato la vita ai figli e oggi Paola è tecnico radiologo, mentre Riccardo è un ballerino.

LA PASSIONE
«Fin da piccolo avevo la passione per la danza - racconta Riccardo -. Ho mosso i primi passi alla Scuola di danza Isadora di San Vito, nella quale sono entrato a 9 anni per frequentare i corsi di danze urbane». La direttrice artistica Manuela Del Piero ricorda bene il giorno in cui, durante il secondo anno di studio, Riccardo le disse «mi piacerebbe provare la danza classica». L’ha subito incoraggiato, incentivandolo anche con una borsa di studio. Con impegno e dedizione Riccardo ha frequentato un ciclo di lezioni individuali con Anna Salemi che gli ha insegnato le basi fondamentali della danza classica. La formazione è proseguita con un progetto sperimentale di avviamento professionale organizzato da Axis Danza in collaborazione con altre scuole della Regione, tra cui la Isadora e a soli 12 anni è stato affiancato all’altrettanto talentuosa Beatrice Babuin. La coppia l’anno successivo vinse ben 4 concorsi a livello internazionale ricevendo i complimenti dell’allora direttore dell’Accademia teatro alla Scala, Frederic Olivieri.
L’AUDIZIONE

«Passione e determinazione mi hanno spinto a sostenere l’audizione per il 4. corso dell’Accademia milanese nella quale sono entrato a 14 anni e dopo soli 3 anni di studio». Un caso più unico che raro. Sostenuto dalla sua famiglia si è trasferito a Milano e dopo tanto studio, sabato ha fatto l’esame finale completando gli studi accademici. Ma gli esami, come detto, per Riccardo non sono terminati visto che frequenta il liceo Manzoni e deve fare la maturità. «È dura: studio danza dalle 4 alle 6 ore al giorno. Poi c’è la scuola che mi impegna altre 5» aggiunge Riccardo, in un momento di pausa tra una lezione e l’altra. «Il mio futuro come ballerino? Vedrò che succede nei prossimi mesi. Intanto mi concentro sugli esami scolastici». Il 29 giugno Riccardo si esibirà nella “sua” San Vito, nella manifestazione “Incanto coreutico” organizzata dal Rotary, con la direzione artistica di Manuela Del Piero. Un’occasione da non perdere per tutti coloro che vorranno vederlo danzare.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino