Il parroco sfratta le badanti dell'Est, insorge la comunità

foto di repertorio, Chiesa di San Stino
SAN STINO - Il parroco sfratta dalla Casa del Cappellano le badanti dell’est Europa. E la comunità cristiana, capeggiata da Adriano Anzanello, insorge. È...

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SAN STINO - Il parroco sfratta dalla Casa del Cappellano le badanti dell’est Europa. E la comunità cristiana, capeggiata da Adriano Anzanello, insorge. È polemica nei confronti del parroco, don Alberto Arcicasa, accusato di aver buttato fuori il gruppo di donne, mentre nel contempo si cerca di trovare una soluzione presso l’amministrazione comunale. «La possibilità di potersi incontrare in un locale a pianterreno della Casa del Cappellano, posta vicino alla Canonica – spiega Anzanello che oltre ad essere uno storico volontario delle attività parrocchiali è stato consigliere ed assessore delle amministrazioni comunali del senatore Marcello Basso – era stata data dal parroco precedente, don Emilio Puppulin, 16 anni fa. Non ci sono mai stati problemi ed ora, con il pretesto della sicurezza, le badanti, che ricordo sono della nostra stessa fede cristiana , anche se ortodossa, si ritrovano a non avere più un posto per potersi incontrare, giusto per bere un caffè e scambiare due parole. Se questo fosse successo in un altro paese mi sarei lamentato, ma senza alzare la voce. Ma questo non può succedere a San Stino, un paese dalla tradizione ospitale e dove la carità cristiana è sempre stata praticata non solo a parole, ma in concreto».


IL PRECEDENTE Pure a Sant’Alò, però, dove la comunità locale usava i locali dell’asilo dismesso per fare le grigliate, ora non lo possono più fare visto che il parroco don Alberto Arcicasa, ha fatto valere anche lì i motivi di sicurezza. «Il caso di Sant’Alò non è paragonabile a quello della casa del cappellano che non è stata sbarrata dopo lo sfratto alle badanti – replica Anzanello –, in quanto continua ad essere utilizzata dalla San Vincenzo. È chiaro l’intento discriminatorio. Ora come comunità cristiana ci siamo rivolti al sindaco affinché trovi una soluzione come a La Salute di Livenza, quando, una decina di anni fa, il sindaco Luigino Moro individuò degli spazi all’interno della Casa del Popolo da mettere a disposizione alle badanti per i loro incontri». «Al momento come amministrazione comunale – spiega il sindaco Matteo Cappelletto - non abbiamo assunto ancora alcuna iniziativa per trovare degli spazi alle badanti in quanto non sappiamo quante persone sono interessate. Ci siamo messi a disposizione per avere un incontro con il gruppo per capire quali sono le necessità e quali possono essere le proposte. Va detto che anche al momento, anche alla Casa del Popolo, l’utilizzo di questi spazi è sospeso a causa del coronavirus». 
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Il Gazzettino