San Stino. Mille in chiesa per Edoardo: «Ci mancherai». Gli amici con un corteo di moto per dire addio al 19enne morto sulla Provinciale

Le moto degli amici fuori dalla chiesa per l'ultimo saluto a Edoardo
SAN STINO (VENEZIA) - «Edoardo ha un esempio per tutti». Oltre mille persone ieri mattina hanno partecipato al funerale di Edoardo Bernardi, il diciannovenne...

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SAN STINO (VENEZIA) - «Edoardo ha un esempio per tutti». Oltre mille persone ieri mattina hanno partecipato al funerale di Edoardo Bernardi, il diciannovenne deceduto in moto nel terribile incidente stradale di domenica scorsa a San Stino di Livenza, lungo la strada metropolitana 59, dove ha perso improvvisamente il controllo dell'Honda Cbr, finendo contro un platano. Sono stati in tantissimi, troppi perché la chiesa parrocchiale di San Stino potesse contenerli tutti, quelli che hanno voluto partecipare all'ultimo saluto per Edoardo.

CORTEO DI MOTO

Una mattinata dedicata esclusivamente al giovane di San Stino, ora residente a Porto Santa Margherita di Caorle, con le manifestazioni di vicinanza alla famiglia e di dolore iniziate già nella camera ardente allestita in cimitero. È qui che diverse decine di motociclisti si sono ritrovati per salutarlo, scortando il feretro nel carro funebre fino alla chiesa. Hanno attraversato tra i rombi dei motori il centro del paese per arrivare nel sagrato della chiesa, dove il feretro bianco è stato accolto dagli altri amanti delle due ruote, la Gs Mottense società ciclistica di Motta di Livenza in cui aveva militato proprio Edoardo. Un ragazzo che si è fatto voler bene da tutti, così come è emerso dall'impressionante presenza di persone che ieri hanno partecipato alla funzione religiosa.
Assieme ai parroci di San Stino di Livenza è stato don Orioldo Marson, professore di Edoardo al Istituto Marconi di Portogruaro nel percorso di studi delle medie, a officiare l'omelia. Don Orioldo, vicario del vescovo della diocesi di Concordia Pordenone, ha voluto ricordare il suo studente mettendo in risalto le qualità esclusive nonostante la sua giovane età. Già, perché Edoardo ha saputo davvero mettersi in risalto per la sua generosità, onestà ed educazione.

LETTERE E RICORDI

Valori che tutti gli hanno riconosciuto nelle diverse lettere che sono state lette, al termine della funzione, da amici e dai compagni delle due ruote. Ricordi in cui le emozioni non sono mancate, con i tantissimi giovani presenti che a fatica hanno stretto le lacrime. Tra loro è emersa la compostezza della famiglia del 19enne, i genitori Maria e Vanni con i fratelli Marco e Andrea Maria, stretti in un dolore innaturale come del resto è la perdita di una persona così giovane. Non sono mancati i compagni di scuola dell'istituto Marco Belli di Portogruaro, arrivati ​​a massa a San Stino.

«Edoardo era felice - ha ricordato il cugino Gian Maria - frequentava l'ultimo anno, per completare il ciclo di studi, e per questo mi ricordava come i suoi progetti stavano per essere confermati. Era il collante delle nostre famiglie. Mancherà a tutti».

Al termine della funzione, nel sagrato, il feretro è stato attorniato dagli amici della società ciclistica. Poi, scortato dai motociclisti che hanno salutato Edoardo con il rombo dei motori, il carro funebre è arrivato in cimitero. Qui gli amici hanno lasciato volare in cielo decine di palloncini bianchi, lo stesso colore del cuscino di rose che aveva avvolto il feretro simbolo della naturalezza di Edoardo.

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Il Gazzettino