Un intero paese per Giulia: «Il tuo spirito come un faro contro l’ingiustizia»

L’intero paese si è stretto ai famigliari della giovane uccisa con una cerimonia e una fiaccolata. «Tu sei da 110 e lode»

SAN MARTINO DI VENEZZE - Un intero paese si è stretto ai familiari di Giulia Cecchettin, per far sentire la vicinanza della comunità. L’iniziativa era...

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SAN MARTINO DI VENEZZE - Un intero paese si è stretto ai familiari di Giulia Cecchettin, per far sentire la vicinanza della comunità. L’iniziativa era partita dagli abitanti della frazione di Beverare, da dove è originario Gino Cecchettin, padre di Giulia, soprattutto per manifestare solidarietà alla nonna della giovane, Carla Gatto che risiede a Beverare, ma la notizia è circolata rapidamente, per cui ben prima dell’orario previsto la chiesa di Beverare, dedicata a Santa Maria Assunta, si è riempita di gente. Erano presenti Carla Gatto e Gino Cecchettin, oltre al fratello Alessio che risiede nel capoluogo, accolti dal Coro dei ragazzi di San Martino. 


 

LUTTO CONDIVISO
Il parroco dell’Unità pastorale San Martino e Beverare, don Giuliano Zattarin, ha preso la parola, illustrando i terribili dati Istat sui femminicidi del solo 2023, invitando tutti a pregare e a restare vicini alle famiglie toccate da questa tragedia. A nome della comunità di Beverare, Maria Grazia Braggion, ha dedicato un pensiero per Giulia, evidenziando la vicinanza alla famiglia. Sara Turcato, amica di Giulia ha quindi letto una toccante lettera: «Giulia potrei essere io, vostra sorella, mia madre, le vostre amiche. Siamo tutti Giulia. Ti ricordo fin da piccola genuina, pura e sorridente: caratteristiche scomode in una società narcisistica come la nostra, dove la bontà viene scambiata per ingenuità». La lettera prosegue con un pensiero al padre e alla sorella di Giulia: «Essere buoni non è un difetto. Tuo padre ha usato ogni mezzo a sua disposizione per cercarti. Tua sorella è così piccola, ma così forte da raccontare a tutta Italia di quanto fosse protettiva nei tuoi confronti, perché in fondo lei c’aveva pure azzeccato». Una lunga lettera che si chiude con un accenno a quella laurea tanto attesa: «Per me sei da 110 e lode. Buon viaggio, Giulietta, ti voglio bene». Al termine della cerimonia in chiesa, una fiaccolata si è snodata lungo via Cavour, via della Libertà, via Livelli, via Cantonazzo, via Argine Regio, per arrivare in via Beverare e fermarsi davanti alla casa di Carla Gatto. Qui è stato osservato un minuto di silenzio, al termine del quale la sindaca Elisa Sette ha letto la sua lettera alla famiglia Cecchettin.
 

LA LETTERA DEL SINDACO


«Caro papà Gino, cari fratelli Elena e Davide, cari nonni, zii e parenti tutti. In questo momento di immenso dolore, non ci sono parole che possano lenire da parte di tutti noi la profonda tristezza che avvolge la vostra famiglia. La perdita di una vita, di una giovane vita, in particolare a causa di un femminicidio, compiuto da parte di chi doveva amare e proteggere Giulia, è una ferita insopportabile per la nostra umanità condivisa. La vostra Giulia non sarà dimenticata e il suo spirito dovrebbe essere un faro che ci guida nella lotta contro l’ingiustizia. Che questo momento di tristezza ci spinga a riflettere e agire insieme, abbracciando la speranza che un giorno non ci siano più vittime di questa violenza. La vostra famiglia non è sola; siamo qui per sostenervi e combattere al vostro fianco per un futuro migliore». La sindaca ha poi ringraziato i carabinieri, la Polizia locale, i volontari della Protezione civile per aver garantito la sicurezza della fiaccolata e accomiatandosi dagli intervenuti, ha anticipato che la manifestazione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle Donne, sarà in memoria di Giulia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino