San Donà di Piave, messo in vendita il Tennis club: richiesti 500mila euro

San Donà di Piave, messo in vendita il Tennis club: richiesti 500mila euro
SAN DONÀ - Il Comune mette in vendita il Tennis club di San Donà. Il valore è di 483mila euro per l'area di via Unità d'Italia che potrebbe...

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SAN DONÀ - Il Comune mette in vendita il Tennis club di San Donà. Il valore è di 483mila euro per l'area di via Unità d'Italia che potrebbe diventare privata, inserita nella Cittadella sportiva. La vendita è stata approvata dal consiglio comunale di giovedì scorso con il voto della maggioranza. Si tratta di uno dei punti più importanti inseriti nella variazione di bilancio a cura dell'assessore Gianluca Forcolin che ha spiegato il motivo della decisione della Giunta Teso di ricorrere al mercato per riqualificare l'area sportiva, realizzata oltre 30 anni fa e alla quale serve una ristrutturazione.

«L'Amministrazione precedente aveva già previsto la possibilità di mettere in vendita il tennis club ha spiegato Forcolin poiché l'ultimo bando per la concessione dell'area era andato deserto. Non c'era la possibilità di coinvolgere le associazioni, proprio perché l'investimento per la ristrutturazione è talmente impegnativo che rende difficile per un privato intervenire su un bene pubblico. Si prosegue, quindi nell'intento della precedente Giunta Cereser che si è trovata in questa difficoltà oggettiva, anche a fronte di una concessione della durata medio-lunga. Il tennis è uno sport di nicchia rispetto ad altri che si praticano all'esterno o al coperto».

IL BANDO

Nel marzo scorso, infatti, nessuno si era presentato al bando pubblico per la concessione dell'area. Il Comune in prima battuta aveva puntato a un accordo pubblico-privato per rilanciare e ampliare la struttura. Per rendere appetibile queste possibilità aveva previsto un concessione di 20 anni con la possibilità per il privato di realizzare un bar o un ristorantino, in modo da rendere la struttura più attrattiva. Il progetto prevedeva l'adeguamento e la messa a norma degli impianti, il completo rifacimento dei campi esistenti (tre per il tennis e uno per il calcetto), nuove coperture e nuovi servizi. Ma ancora la costruzione di due nuovi campi da Padel, una copertura fissa per almeno un campo da tennis, la ristrutturazione degli spogliatoi e tutte le opere complementari.

OPPOSIZIONE

Contraria alla vendita tutta la minoranza. «Il tennis si incastra tra le aree di proprietà del Comune: il campo da rugby e la pista di atletica ha evidenziato Gino Cuzzolin (civica Zottis) - mettere tra due proprietà pubbliche un privato è portarsi a casa un problema, forse domani. Oggi il Comune deve valorizzare l'area con strumenti diversi che non ne privino la proprietà ai cittadini. Investiamo sulla pista di atletica, ma abbandoniamo il tennis, in un momento in cui c'è attenzione per questo sport e le sue varianti: il Padel su tutte ma anche la nuova specialità del Pickleball. Basti vedere gli investimenti privati e pubblici su questo settore da Calvecchia ai campi di Euroindorr a Musile». «Non vediamo traccia del cambiamento annunciato in campagna elettorale - ha attaccato la consigliera Antonella Pasquariello (Pd) e dopo 120 giorni dalle elezioni il rodaggio della Giunta Teso ci sembra concluso». «Si tratta di una possibilità già prevista dalla Giunta Cereser ha replicato Forcolin - Stiamo incontrando le associazioni sportive da mesi e ci dicono che tutti avevano promesso qualcosa, ad oggi non c'è un progetto preliminare per sistemare l'impiantistica sportiva. Con i progetti preliminari si può pensare di chiedere un contributo alla Regione o al Credito sportivo, altrimenti non si va da nessuna parte. Se si mettono i soldi possono arrivare risorse e interventi infrastrutturali. Ad oggi si lavora su queste emergenze che ci troviamo a sistemare».

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Il Gazzettino