San Donà. Nuova caserma dei carabinieri, missione a Roma: «Vanno trovati altri sei milioni»

San Donà. Nuova caserma dei carabinieri, missione a Roma: «Vanno trovati altri sei milioni»
SAN DONÀ - «Dovremo andare a Roma per ottenere i fondi per costruire la nuova caserma dei Carabinieri di San Donà». Parola del sindaco Alberto Teso, dopo...

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SAN DONÀ - «Dovremo andare a Roma per ottenere i fondi per costruire la nuova caserma dei Carabinieri di San Donà». Parola del sindaco Alberto Teso, dopo che il Comune per il nuovo presidio ha concesso a titolo gratuito l'ex sede dell'Enel in via Baron, accanto al parcheggio di via Ereditari, vicino all'attuale stazione ferroviaria. L'ex sede di Enel comprende un immobile di proprietà comunale, attualmente usato solo come deposito, il cui valore è di circa 800mila euro.

LA CESSIONE

Nell'ultima seduta il Consiglio comunale ad unanimità ha stabilito di cedere per 99 anni l'area a favore dello Stato che intende destinarlo alla nuova stazione, in accordo con il Comando provinciale dell'Arma. Per iniziare il cantiere, però, mancano circa 6 milioni di euro previsti da parte dello Stato, mentre altri 6 dovranno essere messi dal Demanio, il tutto per un'opera il cui costo totale sarà di 12 milioni, con i quali verranno realizzati il corpo centrale della stazione e una palazzina per gli alloggi dei militari.
«Nella seconda metà dell'anno si è verificato un intoppo: manca il finanziamento dello Stato spiega il sindaco . Ora, tra le ipotesi al vaglio, c'è il trasferimento dell'intero finanziamento a carico del Demanio, ma dobbiamo andare a Roma per essere certi che l'Agenzia del Demanio, che ha manifestato la disponibilità, abbia anche le risorse. Il Comune ha fatto la sua parte, ma ci daremo da fare anche per fare in modo che si arrivi al finanziamento per la nuova sede».

TRASFERIMENTO

La stazione dei Carabinieri dagli anni 90 del secolo scorso è in via Carbonera, ma non è di proprietà dell'Arma. «Il Demanio paga circa 200mila euro all'anno per l'affitto continua Teso . Capitalizzando le spese si potrebbe ammortizzare il canone di locazione, ripagando la struttura nel corso dei prossimi anni». La presenza della nuova caserma in via Baron sarebbe, inoltre, un altro tassello funzionale allo sviluppo della Porta Nord. L'area della stazione del treno è già considerata una delle zone calde della città, dove spesso si sono verificati reati di spaccio e consumo di sostanze, soprattutto nei bagni pubblici della stazione ferroviaria, con proteste di residenti e pendolari. La nuova caserma fungerebbe quindi da deterrente alle frequentazioni di pusher e malintenzionati, oltre che essere un punto strategico per la sicurezza in tutto il territorio sandonatese.


«Il presidio dei Carabinieri via Baron sarebbero un toccasana per tutta la zona precisa ancora il sindaco sarebbe a poche centinaia di metri dalle stazioni che purtroppo, sono zone di richiamo. Disporre della nuova caserma a due passi dalle stazioni di treno e autobus sarebbe davvero molto utile. Siamo più che mai convinti di questo importante progetto a favore di San Donà». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino