San Donà. Rischia di perdere due dita con l'acido fluoridrico dell'antiruggine, i medici e i farmacisti trovano l'antidoto e lo salvano

San Donà. Rischia di perdere due dita con l'acido fluoridrico dell'antiruggine, i medici e i farmacisti trovano l'antidoto e lo salvano
SAN DONA' - Una disattenzione nello svolgere un lavoro domestico avrebbe potuto causare la perdita di due dita e compromettere il funzionamento di una mano, ma sollecitudine...

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SAN DONA' - Una disattenzione nello svolgere un lavoro domestico avrebbe potuto causare la perdita di due dita e compromettere il funzionamento di una mano, ma sollecitudine del personale del pronto soccorso di San Donà e le capacità dei colleghi della farmacia ospedaliera hanno permesso ad una persona di evitare il pesante handicap.

Il fatto

E’ accaduto i giorni scorsi, quando un uomo si è rivolto al pronto soccorso raccontando di aver utilizzato una soluzione antiruggine per pulire la propria bicicletta ma questa, dopo aver sciolto il guanto che indossava, aveva iniziato a necrotizzare le dita.

La dottoressa Angela Beltrame, direttore del pronto soccorso, in servizio in quel momento, ha rilevato che la soluzione antiruggine conteneva acido fluoridrico e ha immediatamente contattato il centro antiveleni di Pavia i cui colleghi hanno impostato una terapia che prevedeva l’utilizzo di un antidoto specifico da farsi prima possibile per poter salvare le dita alla persona.

In una corsa contro il tempo, il personale della farmacia ospedaliera, diretta dal dottor Alessandro Dorigo, ha realizzato in loco una serie di preparazioni galeniche subito somministrate al paziente, e proseguite per 5 giorni con esito positivo. Infatti il paziente ha riassunto la piena funzionalità della mano.

Il direttore generale dell’Ulss 4, Mauro Filippi: “Questo è solo un esempio dell’impegno e della dedizione del personale della sanità pubblica. Le mie congratulazioni al personale del pronto soccorso, così come i colleghi della farmacia ospedaliera, la cui attività è spesso sconosciuta all’utenza, ma invece è fondamentale nel funzionamento di un’azienda sanitaria”.

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Il Gazzettino