Banditi armati e incappucciati: assalto e sparatoria alla gioielleria del centro Piave

L'intervento dei carabinieri al centro Piave
SAN DONA' - Rapina alla gioielleria Burato: i malviventi sparano contro la guardia giurata, che risponde al fuoco. E tutto questo all’interno del Centro Piave, poco...

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SAN DONA' - Rapina alla gioielleria Burato: i malviventi sparano contro la guardia giurata, che risponde al fuoco. E tutto questo all’interno del Centro Piave, poco prima dell’ora di chiusura e per questo fortunatamente con poca gente tra i negozi. Le scene sono quelle che di solito si vedono nei film. Ma questa volta non ci sono telecamere a riprendere per il “ciack”, se non quelle della video sorveglianza interna. Vittima ancora una volta la gioielleria Burato, la stessa che il 13 dicembre scorso aveva subito il clamoroso furto della cassaforte per un bottino di oltre 50mila euro in gioielli. Questa volta è stato vero e proprio assalto armato, pianificato nei dettagli, da professionisti del settore, che si sono presentati armati, incappucciati e con guanti a coprire le mani. 

 
LA RICOSTRUZIONE

Sono le 20.31 quando i due entrano al Centro Piave, il centro commerciale di Calvecchia. Sono vestiti in nero, volto travisato e sul capo probabilmente il cappuccio di una felpa. Uno si ferma alla porta, mentre l’altro si dirige da Burato, che si trova a ridosso dell’ingresso. Il malvivente punta la pistola contro una delle dipendenti, urlandole di dargli tutti i gioielli. C’è ferocia nei suoi occhi e nelle sue parole: il rapinatore non risparmia neppure minacce di morte, sempre con l’arma spianata contro la donna, che non può fare altro che ubbidire. La banda punta al massimo del bottino, quindi prima tutto ciò che c’era nei cassetti, quindi in esposizione, per arrivare alla cassaforte. E sarebbero riusciti nel loro intento, se non ci fosse stata la reazione dei dipendenti di due negozi, che urlano e danno l’allarme, richiamando l’attenzione della guardia giurata. Si tratta degli agenti dell’azienda di vigilanza privata Rangers, che ha sede anche a Venezia. L’uomo, che si trovava in servizio in prossimità delle casse della Coop, sente qualcuno che grida qualcosa: percepisce la parola “pistola” ed allora accorre verso dove lo portano le grida, ovvero la gioielleria. 
FUOCO INCROCIATO

Ma è mentre imbocca il corridoio che lo porta verso Burato, che viene avvistato dal “palo”, che richiama l’attenzione del complice, che a quel punto abbandona la scena del crimine e, prima di darsi alla fuga, spara un colpo ad altezza d’uomo verso la guardia giurata. Quest’ultima prende la sua arma ed esplode un colpo verso terra, con lo scopo di intimorire i malviventi, che a quel punto fuggono. Nei pressi ci sono anche gli agenti di Axitea: è la vigilanza privata che la direzione del Centro Piave assume per fare servizio da metà novembre a metà gennaio proprio per dare una presenza in più per la sicurezza del centro commerciale. Pare che ci sia stato un tentativo di inseguire a piedi, ma i due malviventi sono saliti a bordo di una Fiat Punto bianca, imboccando la bretella. Si è subito attivato il servizio anti rapina dei carabinieri, con la collaborazione successiva anche della polizia. Il bottino non è stato ancora quantificato, ma sarebbe abbastanza ingente. «Fortunatamente nessuno si è fatto male, ma sono preoccupato, perché questo è il secondo fatto in neppure un mese», ha commentato Esterino Burato. Il precedente episodio lo scorso metà dicembre, con i malviventi che, nella notte, sono riusciti a entrare nel Centro ed a portarsi via l’intera cassaforte con tutto il suo contenuto. Sul posto si è portato il nucleo radiomobile della compagnia di San Donà e il nucleo investigativo. 
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Il Gazzettino