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SAN BONIFACIO (VERONA) - Accusato di tentato omicidio, fermato alla stazione degli autobus di San Bonifacio. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia di San Bonifacio, dopo una articolata attività di indagine svolta sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria scaligera, mercoledì 27 aprile hanno sottoposto a fermo per indiziato di delitto il responsabile dell'accoltellamento avvenuto il pomeriggio del 19 aprile scorso, poco dopo le 16, nella stazione degli autobus di San Bonifacio. Si tratta di un soggetto, senza fissa dimora, disoccupato, 29enne, originario del Marocco, che in preda ad un raptus di ira e con inaudita violenza ha attinto con due coltellate un suo connazionale.
Grazie alla ricostruzione della dinamica dei fatti operata dagli investigatori, e per mezzo anche delle riprese video registrate dal sistema di videosorveglianza dell’Azienda Trasporti Verona, è stato possibile accertare come l’aggressore, una volta notato il conoscente all’atto di scendere da un bus di linea presso la stazione degli autobus, lo abbia raggiunto ed aggredito con ferocia sferrando i primi due fendenti che attingevano la vittima sul capo ed all’altezza della coscia sinistra, non riuscendo a portare a termine il suo intento omicida, solo grazie all’istintiva reazione dell’altro giovane, che all’ennesimo fendente inferto, abbassava repentinamente la testa, facendo sì che l’aggressore si ferisse autonomamente, procurandosi un profondo taglio al braccio sinistro.
La vittima dell'aggressione, un 23enne di origini magrebine, veniva soccorsa e trasportata presso il pronto soccorso di San Bonifacio, dal quale veniva dimesso la sera stessa con alcuni punti di sutura. L’aggressore veniva invece elitrasportato presso l’Ospedale di Verona Borgo Trento in condizioni più gravi, dove è rimasto ricoverato sino al momento del fermo. È stato accertato successivamente che il responsabile nutriva un forte astio nei confronti del connazionale per pregressi dissapori sorti quando i due convivevano nello stesso appartamento nel veronese, tanto da spingerlo a commettere un fatto così grave. Il soggetto fermato si trova adesso nel carcere di Verona a disposizione dei Magistrati.
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