SAN GIOVANNI AL N. - Sognava di diventare grande, il male, purtroppo, l'ha stroncato: Samuele Calligaris aveva solo 8 anni e tanti sogni. Un dramma, la sua morte,...
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Quando si è presentato alla Serenissima Pradamano lo hanno accolto a braccia aperte. Gli allenamenti settimanali erano diventati il momento più bello. Il giovanissimo campione non aspettava altro che poter tirare i calci al pallone. Divideva il tempo tra la scuola elementare e quella grande passione per il calcio. Almeno fino a quando il male non si è presentato con tutta la sua virulenza. Aveva solo 4 anni quando la malattia si è presentata e Samuele, da grande campione, ha fatto come gli avevano detto mamma e papà, lottando tra un letto di ospedale e l'altro. Poi finalmente aveva la vittoria in mano, ma negli ultimi mesi quella malattia si è ripresentata. Samuele, ancora una volta, non si è dato per vinto. Ha fatto la spola tra il Burlo di Trieste e il Bambin Gesù di Roma. Aveva anche frequentato alcuni giorni della terza elementare e di dottrina a Villanova. Poi via di nuovo in ospedale. Alla fine ha capito anche lui che a volte non si vince. Ieri la trieste notizia ha lasciato tutti nel dolore.
«È una notizia che do con la morte nel cuore - ha ribadito il presidente del club giallorosso, Giuseppe Piscitelli -. Una parte di me muore con Samuele. Mi conforta che sarà il nostro angelo custode dal cielo. Sarà un compito arduo da parte di tutti noi spiegare ai suoi compagni che il loro amico non c'è più. La Serenissima tutta stringe in un abbraccio commosso e affettuoso il nostro Stefano e la sua famiglia». Il funerale del piccolo Samuele sarà celebrato sabato mattina a Villanova.
Marco Corazza
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Il Gazzettino