Salvini suona la carica: «Orgoglioso di Fedriga, il Fvg è un modello a livello nazionale»

Matteo Salvini e Massimiliano Fedriga
«Per me e per la Lega, il Friuli Venezia Giulia è un modello a livello nazionale, da Massimiliano Fedriga, alla squadra della Regione, ai sindaci, sono orgoglioso di...

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«Per me e per la Lega, il Friuli Venezia Giulia è un modello a livello nazionale, da Massimiliano Fedriga, alla squadra della Regione, ai sindaci, sono orgoglioso di quello che è stato fatto qua, delle promesse che manteniamo, e credo che il 25 settembre qui saremo ancora il primo partito». Parola di Matteo Salvini, il leader del Carroccio che ieri ha fatto tappa a Marano Lagunare per il primo di una serie di appuntamenti elettorali sul territorio che continueranno anche oggi. «Vogliamo già guardare oltre e gettare le basi per la riconferma di Massimiliano alla guida della Regione e per confermare il sindaco di Udine», ma il nome di Fontanini non viene pronunciato. Atteso inizialmente per le 21, Salvini è arrivato tra i suoi sostenitori attorno alle 21.15, reduce dal comizio elettorale di Treviso e da una confronto tv su Sky tg 24. Acclamato dai militanti e accolto dal governatore della regione, assieme al segretario regionale Dreosto e ai vari candidati tra cui il padrone di casa Graziano Pizzimenti, Salvini è salito sul palco per essere intervistato dal direttore di Libero, Pietro Senaldi.


A TUTTO CAMPO


La questione gas in primo piano, le ripercussioni sulle imprese, sui lavoratori e sulle famiglie: «Lavoro è la parola chiave, sto insistendo con tutti gli altri partiti perché si approvi il decreto urgente sul caro energia; trovo imprenditori, negozianti, sindaci disperati perché non ce la fanno più; i 30 miliardi si devono trovare, piuttosto che perdere 3 mesi, perdere un milione di posti di lavoro e doverne mettere 100 di miliardi; una volta bloccati gli aumenti, ci occuperemo degli altri temi altrimenti rischiamo il disastro», ha detto alla platea accorsa per ascoltarlo. Poi un passaggio sull'autonomia: «Siamo in terra di autonomia perché la Lega è garanzia e baluardo dell'autonomia, lasciare l'Autonomia a chi c'è l'ha e darla a chi se la merita, su questo non abbiamo mai cambiato idea», ha dichiarato.


MASSIMILIANO FEDRIGA


Tra una richiesta di un calice di vino rosso, per aiutarlo a resistere alla calura e la promessa di un selfie solamente ai militanti tifosi del Milan, Salvini ha quindi fatto salire sul palco lo stesso Fedriga, la sottosegretaria Vannia Gava e i candidati del Carroccio alla Camera e al Senato, ringraziando gli uscenti, tra cui Mario Pittoni, rimasto tra il pubblico, «che ci ha dato una grossa mano per la scuola», ha ricordato, ribadendo poi che «prima vinciamo e poi ci organizziamo», alludendo probabilmente ad un recupero del senatore in una futura squadra di governo. Dall'abolizione della riforma Fornero all'altro cavallo di battaglia della Flat Tax, non è mancato poi un passaggio sulla questione immigrazione: «Il controllo dei confini non è solo un tema di Lampedusa ma anche del Friuli Venezia Giulia, beccano decine e decine di persone che passeggiano senza avere il titolo di farlo». A chi gli fa notare che si pensa già alle trattative per i Ministeri chiave, Salvini replica: «È vero che i sondaggi dicono che siamo in vantaggio ma poi votano i cittadini veri. Penso che in Friuli Venezia Giulia la Laga sarà comunque abbondantemente il primo partito». Infine un passaggio anche sulla questione dei risparmiatori traditi dalle banche: «I fondi per ristorare almeno una parte dei truffati li abbiamo trovati come promesso ed elargiti, poi c'è la parte dei fondi mancanti che qualcuno vorrebbe far sparire e invece per me devono aumentare del 30% - ha sottolineato il numero uno della Lega -. Abbiamo mantenuto l'impegno per trovare i soldi per i risparmiatori di Friuli e Veneto, l'impegno affinché i soldi avanzati vengano restituiti a chi ne ha diritto è un impegno che mi posso prendere serenamente».


INCONTRI


Terminato il bagno di folla, l'arrivederci a oggi, con le tappe tra l'Isontino e il Friuli: in mattinata ritornerà al Sacrario di Redipuglia. Alle 9 è previsto l'arrivo per una visita e un doveroso ricordo dei caduti con la deposizione di un omaggio floreale. Alle 9.30 si sposterà al bar del museo della III Armata per un caffè con militanti e simpatizzanti. Quindi salirà a San Daniele del Friuli e poi ancora alle 13.30 visiterà assieme a Fedriga la Lef di San Vito al Tagliamento, fabbrica modello della zona industriale Ponte Rosso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino