Salvato l’asinello Pippo, ma non ci sono i soldi per pagare le cure

L'asinello Pippo
PIAZZOLA SUL BRENTA - Una vera e propria staffetta nel cuore della notte sfidando il maltempo, per curare Pippo, il più piccolo dei due asinelli amiatini, provenienti dal...

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PIAZZOLA SUL BRENTA - Una vera e propria staffetta nel cuore della notte sfidando il maltempo, per curare Pippo, il più piccolo dei due asinelli amiatini, provenienti dal monte Amiata in Toscana, diventati in meno di un anno gli amici di personale e visitatori del canile Rifugio San Francesco a Presina di Piazzola sul Brenta. Pippo e Pipino sono cordiali e simpatici ed amano le carezze che il pubblico di grandi e piccini non manca di donare loro durante le visite. Alla fine per Pippo tutto si è risolto per il meglio, ma ora la struttura, gestita dai volontari della Lega nazionale per la difesa del cane - Sezione Alta Padovana, deve sostenere una spesa imprevista di 1.500 euro. Di qui l’appello alle donazioni.

 

L’EMERGENZA
L’allarme giovedì scorso. Pippo accusa forti dolori di non facile interpretazione. Si pensa ad una colica e interviene prontamente un veterinario. I valori del quadrupede sono normali, ma l’asinello continua a reggersi con fatica in piedi. Nonostante la tarda serata la decisione di portare Pippo all’Istituto zooprofilattico di Legnaro per cercare di chiarire la situazione. Il personale, molto disponibile, consiglia, temendo la necessità di un intervento chirurgico impossibile nella struttura data l’ora tarda, il ricovero in una struttura privata ad hoc.
«Si trova a Bagnarola di Budrio vicino a Bologna - spiega Giovanni Tonelotto, responsabile della Lega Alta Padovana - É stata raggiunta alle due di notte affrontando vento e pioggia battente. La visita alla fine individuato una laminite allo zoccolo posteriore sinistro». Pippo per sicurezza è stato ricoverato. Venerdì eccolo vitale seppur un po’ disturbato dalla fastidiosa laminite, per superare la quale servono costanti cure con somministrazione di farmaci.
 

IL LIETO FINE


«Ce la siamo vista brutta, anche perché abbiamo dovuto agire tempestivamente, in piena notte e in condizioni climatiche assai difficili - conclude Tonelotto - Un grazie particolare a tutti coloro che hanno collaborato, in primis la ragazza che con un rimorchio ha condotto Pippo prima a Legnaro e poi a Budrio. Le spese, documentabili, sono però schizzate a 1.500 euro». Per questo l’associazione ha avviato nei propri canali social una sottoscrizione. Chi volesse aderire può fare un versamento bancario. Iban: IT51F0832762520000000441323, causale: Aiutaci a salvare Pippo. Per ogni altra informazione contattare il 338.4981981.
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Il Gazzettino