ROVIGO - «Nessun taglio per la canapa polesana»: ad allontanare con decisione lo spettro di una possibile chiusura del centro di ricerca Crea-Ci di Rovigo è il...
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E le rassicurazioni sono arrivate direttamente da Angelo Zucchi, capo della segreteria del ministro Martina, che ha spiegato come non vi sia alcuna intenzione di compiere un simile passo. Fra l'altro, la notizia di una possibile chiusura del Crea di Rovigo aveva messo in allarme anche i vertici dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, preoccupati per una possibile scelta che avrebbe messo a rischio la fornitura delle talee delle piantine di canapa utilizzate per la produzione della cannabis ad uso terapeutico e anche le ricerche sulle nuove varietà che a breve dovrebbero essere utilizzate.
Sono stati i vertici del Crea, la cui sigla riassume la denominazione di Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, ente alle dirette dipendenze del Ministero, a ribadire che, proprio grazie alla rioganizzazione portata avanti in questi mesi, l'ente non solo non ha alcuna intenzione, ma nemmeno la necessità di arrivare ad un simile taglio.
«Un'ottima notizia commenta Crivellari (nella foto) tirando un sospiro di sollievo -, anche perché è stato ampiamente sottolineato come, oltre al progetto finanziato dal ministro Martina per sostenere le ricerche sulla cannabis per uso medico, visto che l'interesse sulla canapa si sta ampliando anche a usi diversi, sostenuti anche da una nuova legislazione, ci si attende un nuovo impulso a una coltura che è caratterizzata da un positivo impatto ambientale e può creare nuove occasioni di reddito per gli agricoltori. Parole che rinforzano l'impegno non solo a non tagliare il centro di Rovigo, ma anzi ad incrementare le ricerche sul fronte della canapa».
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Il Gazzettino