VENEZIA - Spettacolare, ma di quella spettacolarità che la giunta Brugnaro cerca di combattere per educare i turisti. Per questo il nuovo spot della Red Bull girato a...
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Così, una romantica gita in laguna il giorno del Redentore si trasforma in una ricerca a perdifiato dell'amata: tutto inizia con lui in posa per una foto, in bilico, su un vaporetto Actv. Cosa che in realtà sarebbe vietatissima.
Il protagonista della pubblicità si sbilancia e cade in acqua, perdendo di vista l'amata. Da qui parte una ricerca sfrenata, folle, in barba a qualsiasi pericolo e divieto tra altezze spericolate e colpi d'occhio eccezionali: i salti da una barca all'altra o sulla balaustra di un ponte, le capriole in aria e sospeso sull'acqua. Poi l'inseguimento con gli agenti che termina con Petkuns che si lancia a bordo di una barca di quelle da trasporto. E ancora, la corsa sopra i tetti della Marciana, il salto con la capriola oltre le merlature dell'Arsenale. Un po' sulle orme del videogioco Assassin's creed che sfidava le altitudini dei tetti veneziani, ma questo non è un videogame, né un film dove l'intento puramente scenico e surrealistico viene dato per scontato. E' uno spot che promuove un prodotto reale, la bibita, una pubblicità senz'altro ben riuscita, che però rischia anche di diffondere un'immagine di Venezia dove molto si può fare.
Il rischio emulazione è in agguato....
Il Gazzettino