«Al cimitero 17 salme sepolte abusivamente». Mistero nel Veronese

«Al cimitero 17 salme sepolte abusivamente». Mistero nel Veronese
CEREA (VERONA) È una storia incredibile: il Comune di Cerea, grosso centro a Sud di Verona, ha scoperto nel cimitero del capoluogo l'esistenza di 17 salme per le quali...

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CEREA (VERONA) È una storia incredibile: il Comune di Cerea, grosso centro a Sud di Verona, ha scoperto nel cimitero del capoluogo l'esistenza di 17 salme per le quali non risulta alcuna autorizzazione alla sepoltura. In pratica, sono tumulazioni clandestine.


A scoprirle il sindaco Marco Franzoni e l'assessore delegato al patrimonio, Stefano Brendaglia, che hanno raccolto nei giorni scorsi le segnalazioni di diversi cittadini. E sono corsi al cimitero a controllare, verificando che vi sono ben 17 salme sepolte a terra sena autorizzazizone, di persone sicuramente non residenti nel comune ed appartenenti ad altre confessioni religiose, quasi tutti musulmani secondo i primi rilievi. A denunciare il fatto sono stati gli stessi sindaco e assessore con un comunicato nel quale affermano che «a seguito di alcune verifiche procedurali, l'amministrazione comunale ha rilevato la presenza di alcune anomalie nella gestione delle sepolture cimiteriali. Tali anomalie si sarebbero verificate negli ultimi tre mesi e si riferiscono alla tumulazione non autorizzata di 17 salme in un'area del cimitero del capoluogo di Cerea, dove sono state sepolte le salme di persone non residenti, appartenenti ad altre confessioni religiose. Non appena verificate le anomalie, l'amministrazione comunale ha fatto scattare immediatamente una serie di accertamenti e di indagini, atti a tutelare il prestigio e l'immagine dell'ente e volti a fare chiarezza in merito ad eventuali responsabilità di singole persone e al rispetto dei protocolli che regolamentano la polizia mortuaria».

CONTROLLI
Le verifiche sono state effettuate dal segretario comunale la settimana scorsa, e a termine è stato presentato un esposto denuncia ai carabinieri della stazione del paese che immediatamente l'hanno girato alla Procura della Repubblica. Il Comune per ora è corso ai ripari coinvolgendo la cooperativa che gestisce le tumulazioni: «Nell'attesa dell'esito degli accertamenti in corso - spiegano sindaco e assessore - , sia interne che presso la competente autorità, da ieri, martedì 30 giugno, la cooperativa Beta è titolare esclusiva della gestione dei cimiteri del Comune, garantendo la presenza di un addetto alla segreteria nell'ufficio del custode, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 per tutto il mese di luglio. È necessario far luce su questa deplorevole vicenda. Pretendiamo massima chiarezza e trasparenza su quanto accaduto in questi ultimi mesi in merito a queste sepolture non autorizzate. Non appena in possesso di tutti gli elementi valutativi, prenderemo tutti i doverosi provvedimenti nei confronti di chi ha sbagliato in modo così evidente rispetto ad una norma di legge».


È evidente che la coincidenza temporale tra le sepolture clandestine e i tre mesi di chiusura dovuti all'emergenza Covid rendono particolarmente inquietante la vicenda. I carabinieri infatti risalendo all'identità delle persone decedute dovranno anche accertare le cause dei decessi, per sgomberare il campo dall'ipotesi che si tratti di persone morte a causa dell'epidemia, sfuggite alla rete di controllo epidemiologica. Magari immigrati irregolari ammalatisi e privi della possibilità di curarsi emergendo dal limbo della clandestinità. Ma questo per ora è solo un sospetto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino