Incidente a Salgareda, Valerio si è risvegliato dal coma, ancora grave l'amico

Incidente a Salgareda, Valerio si è risvegliato dal coma
NOVENTA - Valerio Castiglione, uno dei giovani che lottava contro la morte dopo l'incidente di domenica sera a Salgareda (Treviso), si è risvegliato dal coma. Mentre...

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NOVENTA - Valerio Castiglione, uno dei giovani che lottava contro la morte dopo l'incidente di domenica sera a Salgareda (Treviso), si è risvegliato dal coma. Mentre sono stati fissati per domani i funerali di Nicolò Minello, l'amico Valerio, il 22enne di Noventa di Piave ricoverato da giorni nel reparto di rianimazione dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso, è uscito ieri pomeriggio dal coma. Restano ancora stazionarie, e gravi, le condizioni di Giuseppe Greco, 29enne residente a Meolo.

 

Bmw vola in curva nel fosso nella notte, morto un ragazzo, 4 feriti

SALGAREDA - Gravissimo incidente ieri sera alle 22.45 a Salgareda in via Pizzochera; un'auto - una Bmw nera - è finita nel fosso, è morto sul colpo un 22enne di Noventa di Piave, Nicolò Minello, e soo gravissimi due giovani suoi amici di 22 e 29 anni ricoverati in rianimazione, altri due feriti meno seriamente dell'età di 22 e 23 anni.

 


GLI AMICI IN CHIESA
L'addio a Nicolò Minello è stato fissato per domani, sabato, alle 15 nella chiesa di Noventa dove, alle 20 di stasera, sarà recitato il rosario. Per permettere alle tante persone previste, sarà predisposto l'impianto audio all'esterno della chiesa e posizionate delle sedie (la Protezione civile ed il Comune stanno verificando quante ne potranno stare, oltre ai 200 posti consentiti in chiesa), così da garantire anche il distanziamento. É prevista una grande affluenza, considerata la giovane età di Nicolò, ma anche perché la famiglia che gestisce il bar Rolando è molto conosciuta in paese. E proprio qui, affisso alla saracinesca del locale chiuso per questo terribile lutto, gli amici ieri hanno fatto trovare un cartellone con le firme di tutti e, al centro, un grande cuore con, all'interno, questa frase: Il vuoto che ci hai lasciato potrà essere colmato solo da tutti i bellissimi ricordi che abbiamo di te. Resterai sempre nei nostri cuori. Mina, sarai sempre con noi. Ti vogliamo bene. I tuoi amici. Davanti un mazzo di fiori. 


Un ricordo che si affianca a quello dei compagni di squadra dell'Asd Grassaga, dove Nicolò aveva iniziato a giocare come attaccante, che hanno deciso di autografare la sua maglia, la numero 10, per posizionarla sul feretro. 


Nicolò lascia la mamma Agostina Niva Perissinotto, il papà Vittorino e la sorella Alessandra. Il 22enne lavorava alla Tecnocasa di San Donà di Piave da un paio di settimane e, nei ritagli di tempo, dava una mano al bar di famiglia. «Un lavoro che gli piaceva, quello del bar aveva raccontato nei giorni scorsi lo zio , tanto che aveva già espresso l'intenzione di entrare in società, magari portando alcune sue idee». La sera dell'incidente era stato a cena al Nuovo Ronche di Piavon di Oderzo. «Ultimamente uscivamo assieme anche nei fine settimana: questa volta, invece, si era organizzato con questa compagnia», aveva raccontato Stefano Cibin, portiere del Grassaga, diventato molto amico di Nicolò.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino