Boxe, l'appello di Silvia Bortot per il match dei sogni: «Mi servono fondi per sfidare la numero uno»

Silvia Bortot
SALGAREDA - Silvia “Sbim Boom” Bortot, 38 anni, trevigiana ed ex campionessa europea dei super leggeri, il 2 settembre a Manchester sfiderà l’ex...

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SALGAREDA - Silvia “Sbim Boom” Bortot, 38 anni, trevigiana ed ex campionessa europea dei super leggeri, il 2 settembre a Manchester sfiderà l’ex campionessa mondiale dei pesi piuma, la statunitense Mikaela Mayer. Al di là delle senza dubbio notevoli difficoltà tecniche che questo match – pur senza cinture in palio – presenta, Bortot, che è tesserata per la Padova Ring del maestro Massimiliano Sarti, chiede un aiuto economico e lancia questo appello: “Supportatemi per i costi di preparazione, gestione e tutte le altre spese accessorie ma necessarie in vista del match - scrive sulla piattaforma GoFundMe - Ogni aiuto anche se piccolo sarà importante e ve ne sarò riconoscente!....ah dimenticavo tifate per me e perseguite sempre i vostri sogni!”, conclude l’atleta. Per chi volesse contribuire la campagna è raggiungibile al link https://gf.me/v/c/5ft6/supportami-per-il-match-internazionale-in-uk.

Il match è inserito nella riunione che ha come clou la semifinale mondiale dei pesi medi tra i britannici Liam Smith e Chris Eubank. “Non mi aspettavo di avere questa opportunità – dice Silvia Bortot - Sono stata contattata solo a inizio agosto e anche se sono poco allenata ho subito detto di sì. Combattere con Mikaela Mayer, che è la numero uno al mondo, anche se non c’è un titolo in palio, è una grande soddisfazione personale ed è anche un segno della considerazione di cui godo in ambito internazionale”. Silvia non sale sul quadrato dal 5 maggio, quando al Palarcella di Padova è stata battuta dalla francese Flora Pili per il titolo europeo dei pesi superleggeri. “Una serata da dimenticare. Avevo una frattura alla mano destra, una recidiva perché si era già rotta un paio di mesi prima ed ero anche reduce da un bruttissimo incidente stradale, per mia fortuna con poche conseguenze fisiche, solo qualche botta, ma molto stress. Ma ho voluto lo stesso salire sul quadrato, era tutto organizzato, non potevo tirarmi indietro. Con la Pili ho fatto quello che ho potuto”. La Mayer è molto più forte della Pili. “Lo so perfettamente, ma considero questo combattimento con l’americana come un bel regalo, un riconoscimento alla mia carriera e salirò sul ring di Manchester con convinzione sulle mie qualità, sicura di poterla spuntare, ma senza essere ossessionata dal risultato. Fare parte di un tabellone tanto importante come quello del 2 settembre a Manchester significa essere nella boxe che conta per davvero”. Ma preparare un combattimento tanto impegnativo costa.

La Padova Ring di sicuro farà del suo meglio, ma nello stesso periodo la scuderia padovana è impegnata su più fronti: l’8 settembre Akrem Aouina disputerà un match sulle 8 riprese nella riunione organizzata a Napoli dalla Promoboxe Italia, nella quale il clou sarà un titolo Mediterraneo; il 17 Vittoria Parigi Bini disputerà il suo primo match professionistico fuori dal territorio nazionale, in Spagna. Inoltre dal 22 al 24 settembre nella palestra dell’Euganeo la Padova Ring organizza la fase regionale dei campionati italiani giovanili. Tante spese da affrontare in pochi giorni. 

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Il Gazzettino