Rovigo. Dalla pelle alle vie, il sale della Clinica non andrà buttato: sarà dato al Comune per il ghiaccio sulle strade

Spargisale a Rovigo
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ROVIGO - Un accordo nel segno della sostenibilità e della sicurezza è quello siglato dal presidente della Provincia Enrico Ferrarese con la Clinica del sale, attività in via Malipiero, in Commenda, aperta da circa un anno dalla titolare Cinzia Bolzonaro. Ferrarese e il consigliere Lorenzo Rizzato hanno presentato l'iniziativa, insieme a Bolzonaro e al medico Luigi Ziviani. È previsto che la Clinica del sale ceda a titolo gratuito il sale che non può più utilizzare nella propria struttura all'amministrazione provinciale, che lo utilizzerà lungo le strade di propria competenza nei rigidi periodi invernali per prevenire la formazione di ghiaccio e garantire la sicurezza ai veicoli in circolazione. Un accordo che vede tutti vincitori: per la Clinica si configura come un modo per dare una nuova vita al proprio sale, anche nell'ottica di risparmiare i costi di smaltimento del prodotto, per la Provincia rappresenta un esempio di buona pratica che procurerà all'ente tra i 750 e gli 800 chili di sale all'anno in modo gratuito evitando, come ha evidenziato Rizzato, la produzione di un rifiuto.

«Ringraziamo la Clinica del sale - ha commentato Ferrarese - perché la proposta avanzata da Cinzia Bolzonaro ha un valore indiscutibile di recupero del materiale e porta a compimento un ciclo grazie a questo ultimo passaggio. Dall'altra parte ci permette di agevolarne il riutilizzo per la sicurezza stradale, perché per noi il sale è più che utile, creando un ciclo virtuoso che speriamo possa essere colto come esempio per aprire la strada a iniziative con la stessa dinamica con altri soggetti, alle quali tra l'altro stiamo già lavorando». Rizzato è entrato nel dettaglio spiegando che l'attività svolta nella Clinica attraverso l'utilizzo del sale e certificata dal punto di vista medico (questo spiega la presenza di Ziviani che si occupa di tale aspetto), segue i protocolli ministeriali che impongono un periodico ricambio del sale. Quello che ha esaurito il proprio ciclo di vita terapeutico è ancora buono per essere utilizzato nelle strade. «Questo emerge dai rilievi che abbiamo fatto svolgere ai nostri tecnici sul prodotto - ha proseguito il consigliere - e le analisi hanno stabilito che è ancora valido per il nostro utilizzo. Si parla molto di economia circolare, ma questo accordo la realizza nei fatti. Così, a inizio vita, il sale porta effetti benefici alle persone dal punto di vista medico, poi conclude la sua vita sempre a servizio della comunità». 

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Il Gazzettino