La guerra a sagre e fiere: in Veneto dovranno essere calendarizzate

La guerra a sagre e fiere: in Veneto dovranno essere calendarizzate
VENEZIA - In Veneto le sagre e le fiere dovranno essere calendarizzate. Infatti, una delibera della Regione Veneto, approvata venerdì scorso, detta le linee guida rivolte...

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VENEZIA - In Veneto le sagre e le fiere dovranno essere calendarizzate. Infatti, una delibera della Regione Veneto, approvata venerdì scorso, detta le linee guida rivolte ai Comuni per mettere ordine nel rapporto tra le manifestazioni temporanee e le imprese dei pubblici esercizi. Lo scopo è perseguire lo sviluppo e l'innovazione del settore della somministrazione di alimenti e bevande in armonia con le altre attività economiche e uniformare la disciplina delle manifestazioni temporanee a livello regionale. Soddisfatta Confcommercio Veneto, che incassa il risultato e invita «l'Anci e il Governo ad agire presto per arrivare a una vera regolamentazione del settore».


«Da tempo chiediamo una regolamentazione delle sagre e delle fiere, cercando di far capire quali forti difficoltà stia creando all'equilibrio del mercato, con particolare riferimento ai pubblici esercizi, il proliferare di manifestazioni di ogni  tipo non adeguatamente disciplinate - dichiara il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon -. L'assessore Marcato è stato di parola: la delibera di venerdì scorso è concepita per restituire dignità alle manifestazioni tradizionali organizzate nei singoli territori e, contemporaneamente, stabilire un equilibrio con le attività di somministrazione in sede fissa evitando episodi di concorrenza sleale».


«Ora la palla passa all'Anci Veneto che dovrà trovare la quadra, mentre continuerà l'azione della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi aderente a Confcommercio), assieme al Governo nazionale, per una vera regolazione amministrativa delle realtà che offrono cibi e bevande, asset strategico per la trasformazione dei prodotti, i posti di lavoro e la gioia del turista che cerca e conosce la cucina italiana meglio di molti nostri amministratori distratti», sottolinea Zanon. La questione è stata fonte di polemiche e anche prese di posizione in passato e in un territorio che vede una generosa offerta di manifestazioni ed eventi fieristici anche di interesse strettamente locale, i dissidi soprattutto con pubblici esercizi e ristoratori sono molto frequenti e in alcuni casi clamorosi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino