Il coronavirus cancella la Sagra del pesce di Chioggia: salta l'edizione 2020

La sagra di Chioggia
CHIOGGIA - Niente sagra del pesce a Chioggia, quest'anno. Una dieta dovuta alle misure anti Covid 19 che la giunta comunale ha deciso dopo diversi incontri e riunioni,...

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CHIOGGIA - Niente sagra del pesce a Chioggia, quest'anno. Una dieta dovuta alle misure anti Covid 19 che la giunta comunale ha deciso dopo diversi incontri e riunioni, principalmente con gli standisti della sagra del pesce, l'evento clou dell'estate chioggiotta, che attira circa 120mila visitatori in città da tutto il Veneto e non solo. Una decisione sofferta, «in attesa di linee di indirizzo generali che prevedano la liberalizzazione, senza limitazioni, dello svolgimento delle predette attività. Lo stato attuale dell'emergenza epidemiologica richiede all'ente di effettuare opportune valutazioni ponderate per assicurare e garantire la tutela di sovraordinati interessi pubblici, quali la salute dei cittadini e l'incolumità delle persone».


Prevenzione sanitaria e regole rigide da seguire, sarà un'estate senza sagre

In sostanza l'amministrazione ritiene che, con la normativa vigente, le sagre non si possano fare e la vicenda della Sagra del pesce azzurro era stata l'anticipo di questa decisione che vede nella Sagra del pesce la sua vittima più illustre. «Da cittadina spiega l'assessore agli eventi Isabella Penzo prima che da assessore, sono molto dispiaciuta, ma, come hanno suggerito gli stessi operatori, questo stop sarà un'occasione per pensare a un progetto nuovo». Analoghe considerazioni svolge Lucio Perini, presidente della cooperativa La Sciabica, una presenza fissa alla Sagra del pesce che, con gli altri standisti, ha interloquito con l'amministrazione. «Abbiamo cercato in tutti i modi di trovare un'alternativa dice c'era anche l'idea di mettere tre stand a Chioggia e tre a Sottomarina ma, alla fine, tutti abbiamo convenuto che non ci sono le condizioni: con 10-12mila visitatori al giorno nei nostri sei stand siamo molto lontani dal limite di mille che Zaia ha concesso». «Con gli afflussi ordinari della Sagra commenta Alessandro Da Re, presidente Ascom sarebbe stato impossibile controllare i distanziamenti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino