​Primo test per la sicurezza. Sagra dei osei "blindata"

Primo test per la sicurezza. Sagra dei osei "blindata"
PORDENONE - La Prefettura di Pordenone ieri è rimasta in attesa. La riunione più importante, mentre in provincia si tendeva l'orecchio, si stava tenendo a...

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PORDENONE - La Prefettura di Pordenone ieri è rimasta in attesa. La riunione più importante, mentre in provincia si tendeva l'orecchio, si stava tenendo a Roma, negli uffici del Viminale. In sala di comando Marco Minniti, ministro dell'Interno. Nel pomeriggio la comunicazione: il ministro ha richiesto il rafforzamento sul territorio italiano delle misure di sicurezza a protezione degli obiettivi più a rischio, nonché verso i luoghi che registrano particolare affluenza e aggregazione di persone. Quindi tutti, nessuno escluso, dovranno prendere coscienza di un nuovo allarme, la cui natura non si discosta dall'allerta generalizzata innalzata dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi. Ma la strage di Barcellona è un richiamo.


IN PROVINCIA - Pordenone è periferica e non rischia, pensano in molti. Non c'è nulla di più sbagliato e potenzialmente autolesionista. La prima concentrazione di uomini e mezzi, infatti, la si vedrà già domani a Sacile, quando il centro della cittadina sarà invaso dai visitatori della Sagra dei osei. Non ci saranno barriere anti-camion solo perché il cuore di Sacile è già protetto da vie strette e tortuose ma la sicurezza sarà rafforzata. L'evento è classificato come a rischio dalle ultime circolari diffuse dai vertici della Polizia di Stato e valide per le manifestazioni ad elevata affluenza. Proprio a Sacile, durante la Sagra dei osei, il 21 agosto del 1994 esplose il primo tubo-bomba di Unabomber...
 
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Il Gazzettino