La saga dei Bridda, rientro a Polpet da mezza Europa: stirpe di gelatieri, 12 figli, 30 nipoti, 39 pronipoti

Con Ermenegildo e Pierina è iniziata la storia. Molti a fare i gelatieri nel vecchio continente, tante vicende familiari. Si sono ritrovati nella vecchia casa madre del 1751

I Bridda a Polpet in una foto d'epoca. Una saga iniziata nell'Ottocento
PONTE NELLE ALPI - Dodici figli, trenta nipoti, trentanove pronipoti e tantissimi bis-nipoti: questa la stirpe nata dal matrimonio di Ermenegildo Bridda (1887-1937) e Pierina...

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PONTE NELLE ALPI - Dodici figli, trenta nipoti, trentanove pronipoti e tantissimi bis-nipoti: questa la stirpe nata dal matrimonio di Ermenegildo Bridda (1887-1937) e Pierina Zilli (1887-1978). Una discendenza che ancora oggi si ritrova nel nome dei nonni.

TUTTI DA NONNI
Lo ha fatto anche poco più di un mese fa, quando i cugini Bridda e le loro famiglie si sono dati appuntamento a Polpet, proprio nella casa dei nonni, arrivando da altre parti d'Italia e dall'estero, dall'Olanda in particolare, meta di emigrazione di undici dei dodici figli. Il pranzo è stato segnato da momenti molto commoventi e le lingue di comunicazione sono state l'italiano, l'olandese, il tedesco, l'inglese e il francese.

LA VECCHIA CASA MADRE
A seguire il gruppo si è trasferito nella vecchia casa dei nonni Bridda a Polpet: e davanti all'edificio del 1751 è stata scattata la tradizionale foto ricordo. Il giorno successivo nuovo appuntamento, sempre a Polpet, per salire alla chiesetta di Sant'Andrea sul Frusseda e suonare la campana. E dopo la salita, altro appuntamento conviviale, sempre a Polpet, ospiti di un'amica. Un evento eccezionale, l'incontro andato in scena a fine luglio, che si è concluso con la promessa che esso si ripeta ogni anno. Questi, insieme a qualche notizia, le mete ed i vari luoghi dove hanno vissuto i figli di Ermengildo e Pierina. Edoardo (1910-1987) è emigrato in Olanda e la sua gelateria si chiamava «Ijssalon Trio».

I discendenti riuniti davanti alla casa d'origine del 1751. Nel titolo Ermenegildo Bridda e Pierina Zilli con la loro famiglia: da lì è partito tutto

 

OLANDA, ANDATA E RITORNO
In Olanda è arrivata anche Lina Barattin (1912-1975) dove ha lavorato per 20 anni prima di trasferirsi Chatillon, in Val d'Aosta, ed infine è tornata a Polpet. Anche Eugenia (1915-2005), dopo aver peregrinato fra Roma e Cortina, è tornata a Polpet. Giovanni (1918-1961) è morto in seguito a ferite di guerra. Nella (1920-1990) si è sposata a Belluno e a sua volta ha lavorato in Olanda. Domenica (1921-1939) era andata lavorare in Val d'Aosta con Lina e Rosa-Maria, ma si è ammalata ed è morta all'età di 18 anni. Anche Rosa-Maria (1923-2007) ha lavorato a Chatillon, salvo poi emigrare in Svizzera, a Glaris, per lavorare come filandiera e rientrare infine a Belluno. Lucia (1925-2001) è partita a 14 anni per Roma come bambinaia, poi durante la guerra è stata infermiera a Belluno; nel 1945 è emigrata in Svizzera a Liestal, Basilea, e qui si è sposata. Anche Maria (1927-2005) giovanissima andò in Olanda per aiutare il fratello Edoardo e qui si è sposata.

IL CAVALIERATO A ROMANA


Luigi (1931-2014) è stato emigrante prima in Germania, poi in Olanda come gelatiere. Romana (1932-2019) è un'altra sorella emigrata in Olanda e lavorare nella gelateria del fratello. Sposatasi in Olanda, ha svolto diverse attività e dal 1956 fino al 1985 ha gestito la «Casa Italia Il Pavone» che alloggiava emigrati provenienti dall'Italia e da altri Paesi. Dal 1981 fino al 1995 è stata presidente dei Bellunesi nel Mondo a Arnhem, Olanda. Il presidente Pertini l'ha nominata «Cavaliere della Repubblica». Infine Margherita (1934-1976) si è sposata a Polpet e dopo essere stata un po' in Olanda, è ritornata in Italia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino