Safilo lascia Longarone ma protegge i lavoratori. Accordo raggiunto per l'anticipo della cassa integrazione

Si parla di un esborso da 15 a 35 mila euro per ogni dipendente, un impegno che consentirebbe di sbloccare il tavolo di crisi

Safilo lascia Longarone ma protegge i lavoratori. Accordo raggiunto per l'anticipo della cassa integrazione
LONGARONE - Safilo, che è già con le valigie in mano pronta ad andarsene Longarone, non lascia "a piedi" i sui operai. Sarebbe infatti decisa ad anticipare...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

LONGARONE - Safilo, che è già con le valigie in mano pronta ad andarsene Longarone, non lascia "a piedi" i sui operai. Sarebbe infatti decisa ad anticipare la cassa integrazione per i lavoratori, colmando l'importo mancante per arrivare al salario. Un'opzione che consentirebbe di chiudere anche l'accordo con Innovatek, l'azienda dell'imprenditore friulano Carlo Fulchir che ha intenzione di rilevare lo stabilimento di "Longarone 2". Sarebbe un caso epocale: si tratterebbe della prima volta in Italia che un'azienda che lascia, integri al 100% la cassa integrazione dei lavoratori in cessione. E per Safilo significherebbe da 15 a 35mila euro di esborso per ogni lavoratore. Eppure è quanto si è impegnato a fare la società amministrata da Angelo Trocchia, nell'incontro del pomeriggio di ieri, dopo una lunga trattativa, con la Femca Cisl e la Uiltec Uil. Isolata Cgil, che non si è presentata al tavolo.


IL VIA LIBERA
L'incontro di ieri era tra Safilo ed organizzazioni sindacali e fino a tarda sera le bocche sono rimaste cucite. Poi la notizia dell'impegno per la cassa integrazione: ma solo oggi con l'assemblea di lavoratori si saprà se il progetto passerà definitivamente. Ricordiamo che il sindacato è spaccato. Ma se ci sarà il via libera i 250 lavoratori che verranno assunti da Thélios e i 208 da Innovatek potranno contare fino a due anni di cassa integrazione a stipendio pieno, privo delle "tradizionali" decurtazioni in presenza di cig. È probabile quindi che le due organizzazioni sindacali oggi sottopongano all'esame nei due stabilimenti di Longarone1 e Longarone2 la proposta di sottoscrivere l'intesa sia per Thélios che per Innovatek di Carlo Fulchir. La Filtcem Cgil, invece, dice di sì a Thélios e mantiene forti riserve nei confronti di Fulchir. Si inizia alle 8.30 quando i lavoratori avranno l'ultima parola.

Salvataggio Safilo, l'imprenditore Fulchir abbandona il tavolo: «Non investo in un ambiente ostile»


IL PIANO


Tra le indiscrezioni filtrate ieri c'è il particolare che 50 dei 208 che passeranno alla Innovatek avranno lo scivolo per la pensione dopo i due anni di disoccupazione. E sono previste altre possibili uscite volontarie. Ricordiamo che il piano industriale dell'imprenditore friulano, Fulchir, con suo braccio destro Gianfranco Moretton, prevede il riassorbimento di 208 lavoratori sui 450 attivi nella sede di Longarone di Sàfilo in un arco di tempo di 24 mesi. «Probabilmente riusciremo ad assorbire entro quest'anno più dei 40 collaboratori previsti», aveva spiegato Moretton. L'investimento messo sul piatto è di 10 milioni i ricavi previsti sono in crescita per anni. A farla da padrone il servizio di finissaggio che il fiore all'occhiello di quello stabilimento Longarone 2. Qui c'è intenzione di investire un milione circa per aumentare la capacità: obiettivo lavorare 10mila occhiali al giorno. La grande fetta di ricavi prevista è proprio da questa attività. Poi la lucidatura e pulitura per conto terzi. Innovatek ha spiegato di avere già dei clienti, ed è proprio su questo particolare che c'è stata la discussione.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino