Pasqua da tutto esaurito nei ristoranti di Sacile, ma c'è quell'Osteria che da 18 anni chiude proprio per le feste

Pasqua da tutto esaurito nei ristoranti di Sacile
SACILE - Boom di prenotazioni per il pranzo di Pasqua nei ristoranti di Sacile. I locali deserti e i pranzi da asporto dell'epoca Covid-19, che aveva costretto tutti al...

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SACILE - Boom di prenotazioni per il pranzo di Pasqua nei ristoranti di Sacile. I locali deserti e i pranzi da asporto dell'epoca Covid-19, che aveva costretto tutti al distanziamento e aveva duramente colpito gli esercizi pubblici, sembrano ormai un brutto ricordo. Sono state numerose, infatti, le persone che con anticipo hanno chiamato i diversi locali per prenotare tavolate in famiglia e non perdersi l'occasione di trascorrere un piacevole pranzo nei proprio locale preferito.


Ad avere tutto esaurito il ristorante La Piola, posizionato nel cuore della città: «Come ogni anno siamo aperti il giorno di Pasqua, la nostra sala può ospitare un centinaio di persone e abbiamo avuto un gran numero di richieste», commenta la signora Gabriella, titolare. Anche Il Pedrocchino e la Trattoria Natalia hanno finito i posti a sedere e deciso di portare ai loro ospiti un menù fisso a base di carne, per non rinunciare al tradizionale agnello pasquale e al capretto: «Il nostro ristorante è conosciuto, da molti anni, per i piatti a base di pesce - dichiara Isola, proprietaria del ristorante Il Pedrocchino -; ma per questo particolare giorno, abbiamo pensato di portare avanti le tradizioni e deliziare i nostri ospiti offrendo come secondo, l'agnello».


A non mancare, su richiesta, anche i piatti vegetariani che i locali hanno proposto per favorire i non amanti di carne e pesce: «Durante il pranzo ho preparato un menù che possa favorire tutti e sono già pronto, in caso arrivino richieste particolari, come alimenti vegetariani, vegani e anche senza glutine - afferma Mariano Biasotto, proprietario e cuoco de La Boutique del Gusto -. Ho preferito non cucinare l'agnello, semplicemente perché so, per esperienza, che non piace a tutti, ma offro un'interessante alternativa, il filetto di vitello. Nel mio ristorante prediligo una cucina moderna e il dolce sarà una crema catalana gourmet».


A portare avanti, da molti anni, la propria cucina fatta in casa è il Ristorante Fassina a Fontanafredda con la signora Carla che proporrà agli ospiti come dessert la Pastiera napoletana, da lei preparata, seguendo la ricetta di famiglia: «Cucino seguendo le mie ricette in questa giornata, sarò io stessa a fare il dessert. Anni fa era mia mamma a impastare e fare la Pastiera, oggi, con grande piacere, sono io. La colomba, anch'essa è fatta da noi. Quello che proponiamo, i due primi e i secondi a base di carne e pesce, sarà davvero un menù fatto in casa. Non abbiamo ricevuto molte segnalazioni di vegetariani, meno rispetto ad anni passati, ma accade che ci informino al momento dell'ordinazione e, nell'eventualità, teniamo pronta un'alternativa».


Non richiesta dai ristoratori, l'aggiunta di personale, che tende a rimanere quello usuale. A rimanere, invece, chiusa per tre giorni l'Osteria 77 di Alessio Piccoli che ha deciso, come da 18 anni a questa parte, di lasciare i dipendenti a casa durante le festività per poter festeggiare con le proprie famiglie. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino