Cucciolo ingoia un rosario e rischia di soffocare: salvato dal veterinario

Cucciolo ingoia un rosario e rischia di morire
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SACILE - Serata da incubo, quella di Capodanno, per un cucciolo di Lhasa Apso che ha pensato bene di festeggiare con una grossa marachella che avrebbe potuto costargli la vita. Ma anche i pelosetti devono avere il loro angelo custode e così il piccolo batuffolo è stato salvato dalle veterinarie della Clinica Serenissima dove è stato trasportato d’urgenza l’ultimo giorno dell’anno. Tra lo stupore generale gli è stato estratto dall’esofago un rosario intero con tanto di Cristo in croce, rimasto incastrato nell'esofago interiore. Capire come il rosario sia finito nelle fauci del cagnolino è destinato probabilmente a rimanere un mistero, anche se è immaginabile che il cucciolo lo abbia scambiato per un giocattolo e abbia deciso di rosicchiarlo finendo, però, per ingoiarlo, all’insaputa dei suoi proprietari. Questi, dal canto loro, hanno solo notato, con spavento, che il cagnolino dopo i pasti accusava sintomi inquietanti: coliche addominali e convulsioni violente. Da qui la corsa alla clinica dove, dopo un’attenta visita, i veterinari hanno scoperto la causa sorprendente del misterioso malessere. Il rosario, ancora intero, penzolava dentro l’esofago del cane mentre i bracci della croce si erano letteralmente incastrati, impedendogli di rigurgitarlo. Sono pertanto iniziate le delicate manovre per estrarre la croce per via endoscopica evitando il ricorso ad un complesso intervento chirurgico. Missione compiuta in zona Cesarini e, per fortuna, dopo vari tentativi, per il piccolo Lhasa Apso la vita era salva: il rosario è stato restituito alla sua funzione primaria di ausilio alla preghiera e il cagnolino alle braccia dei suoi proprietari, increduli di fronte alla prova tangibile di un fervore “religioso” davvero un tantino eccessivo. Ma tutto si perdona, soprattutto a San Silvestro. Coccole e grattini sulla pancia hanno posto così fine ad un’esperienza estrema da parte del cucciolo e lasciato il tempo ai suoi proprietari e ai veterinari della clinica di festeggiare in allegria l’arrivo del nuovo anno. 

Per numerosi cagnolini e mici della provincia, però, il capodanno è stata un’esperienza come al solito drammatica. Nonostante i numerosi divieti scattati un po’ ovunque, infatti, i botti dei petardi ne hanno terrorizzato parecchi tanto da indurre numerose fughe da casa e costringere i loro proprietari a lanciare accorati appelli sui social prontamente condivisi dal popolo di Facebook. Centinaia sono gli animali domestici spaventati dai petardi e fuggiti da casa in tutta Italia, numerosi anche quelli spariti nella nostra provincia. Molti sono destinati a restare vittime di incidenti o a provocare guai seri anche agli umani, compresi quelli che dei botti farebbero volentieri a meno.
Daniela Pillon Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino