Sport e Salute, Sabelli: «L'Olimpiade Milano-Cortina non ce la scipperà nessuno»

Sabelli
«L'Olimpiade Milano-Cortina non ce la scipperà nessuno». La presa di posizione di Rocco Sabelli è inequivocabile. «È una polemica...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«L'Olimpiade Milano-Cortina non ce la scipperà nessuno». La presa di posizione di Rocco Sabelli è inequivocabile. «È una polemica di apparato che allo sport interessa poco» chiarisce il presidente e a.d. di Sport e Salute, l'azienda pubblica del ministero dell'Economia che ha in mano la gran parte della cassà dello sport italiano. «D'altronde la legge di costituzione della società proprio all'articolo 1 garantisce l'autonomia del Coni in quelle che sono le sue competenze», aggiunge Sabelli sulle polemiche per i rilievi del Cio ai provvedimenti di riordino dello sport italiano. «Più di un anno fa il governo ha varato una riforma con due leggi già approvate, con il consenso più elevato e prodotto da maggioranze parlamentari larghissime», aggiunge Sabelli partecipando al Meeting di Rimini, spiegando che «l'obiettivo di questa riforma da cui nasce Sport e salute è provare a rimediare al paradosso di un Paese che è stabilmente nella top 10 dei risultati olimpici grazie a eccellenze individuali e di squadra ma, dall'altra parte, su 28 Paesi europei è al 24esimo posto per attività fisica: di fatto 22 milioni di italiani non fanno nulla, il 40% della popolazione». Secondo l'a.d. di Sport e salute, «l'essenza è questa quindi: affidare le politiche per lo sport al Coni, che ha svolto un ruolo di vero ministero dello sport, nella distribuzione risorse pubbliche, che sono destinate alla preparazione olimpica e di alto livello. Questa riforma tenta di riequilibrare sia la 'governancè, con il Coni focalizzato sulla preparazione olimpica, dall'altra destinare risorse all'attività di base che oggi riceve invece il 20%», conclude Sabelli.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino