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TREVISO - Ryanair e il Comune di Venezia sono ai ferri corti per il nodo dell'addizionale sulla tassa d'imbarco al Marco Polo. E tra i due litiganti potrebbe godere Treviso. Cioè l'aeroporto Canova, dove l'addizionale da 2,50 euro non c'è, è pronto ora ad accogliere un eventuale trasferimento di voli. A partire da quello da e per Londra. Lo conferma l'appuntamento previsto per il 29 giugno tra Ryanair e il sindaco di Treviso, Mario Conte. Il confronto è stato richiesto dalla stessa compagnia aerea. Un particolare più che mai significativo dopo che Ryanair ha annunciato la cancellazione di 6 rotte, più una riduzione dei voli su altre 6, al Marco Polo di Venezia.
Vero che la compagnia irlandese low cost pensa di trasferite nella penisola iberica il traffico sottratto a Tessera, ma Treviso potrebbe comunque guadagnarci qualcosa.
IL PIANO
Ora è arrivato il momento di parlarne seriamente. Per il resto, Conte non si sbilancia sul tema dell'incontro con Ryanair. «Non voglio entrare in scelte altrui», specifica. Ma va da sé che si parlerà anche di una possibile ulteriore ridistribuzione dei voli tra Venezia e Treviso. Perché è vero che Ryanair, annunciando la cancellazione di sei rotte per il prossimo inverno dal Marco Polo (verso Alghero, Colonia, Bournemouth, Helsinki, Norimberga e Fuerteventura) ha specificato che intende spostarsi in Spagna e Portogallo. Ma è anche pacifico che la strada del Canova resta spalancata. Qui si è quasi al tutto esaurito. Quest'anno Ryanair punta ad arrivare a contare oltre 2,4 milioni di passeggeri in transito solo a Treviso. Vuol dire più del 90% delle persone che oggi passano per il Canova. A questo punto, però, non si può nemmeno escludere un domino con il coinvolgimento di altri aeroporti europei. Quel che è certo è che Treviso cercherà di portare a casa il più possibile, almeno per quanto riguarda le destinazioni considerate più prestigiose. E a scapito anche di Venezia.
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Il Gazzettino