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TREVISO - «Non riuscirete a farmi litigare con i sindaci di altre città, ogni realtà è diversa. Sicuramente Treviso non applicherà nessuna addizionale comunale sul trasporto aereo. A noi non serve, abbiamo già trovato il punto d'equilibrio economico». Nel giorno in cui Ryanair illustra i suoi programmi di potenziamento in Veneto, puntando soprattutto su Treviso e Verona a discapito di Venezia "punita" per aver introdotto la tassa d'imbarco su ogni biglietto venduto per il Marco Polo, il sindaco Mario Conte posiziona due paletti. Il primo: Treviso non seguirà la strada intrapresa dalla giunta veneziana, sindaco Luigi Brugnaro in testa. Secondo: questa scelta non significa entrare in conflitto, e soprattutto in polemica, con nessun collega sindaco. «Ogni amministrazione ha la sua linea - spiega Conte - e ogni sindaco fa i conti in base alle esigenze del proprio territorio. Non voglio fare nessuna polemica con Venezia, che è molto diversa da Treviso. Noi non abbiamo intenzione di introdurre nuove tasse sui biglietti, siamo a posto così». Intanto il primo cittadino trevigiano si gode la crescita dell'aeroporto che, questa estate, avrà due rotte in più: una verso Londra e una verso Tirana. «Ma ci tengo a precisare - sottolinea Conte - che il numero di voli non aumenterà».
IL QUADRO
Il sindaco ha ribadito la sua posizione anche durante il convegno su "Presente e futuro del trasporto aereo" organizzato da Uil Trasporti Veneto, al quale hanno partecipato anche l'amministratore delegato di Save Monica Scarpa, il segretario nazionale di Uil Trasporti Ivan Viglietti e il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo, moderato dal segretario provinciale Federico Cuzzolin. Durante il dibattito sono emersi i problemi legati alla burocrazia (17 anni per approvare il masterplan aeroportuale di Treviso, 7 anni e mezzo per il rinnovo del contratto del comparto) ma anche le opportunità di crescita e sviluppo, favorite dal fatto che in Veneto esiste già una rete, che si muove coordinata sul territorio, pesando l'attività su Venezia, Treviso e Verona. Quasi contemporaneamente Ryanair, nel capoluogo lagunare, illustrava i suoi programmi di sviluppo. «Questa estate cresceremo a Treviso e Verona - spiegava Jason McGuinness, Chief Commercial Officer di Ryanair - operando 61 rotte e trasportando oltre 4 milioni di passeggeri.
L'OBIETTIVO
Il Canova si conferma base di punta della compagnia irlandese: «Ci teniamo a rimanere base Ryanair - precisa Conte - e siamo contenti dello sviluppo del nostro aeroporto. Non ci sarà una crescita del numero di voli ma, come è stato detto al convegno della Uil, il masterplan di Save prevede un grande miglioramento per quanto riguarda la qualità del lavoro per i dipendenti, un miglioramento della viabilità attorno allo scalo e anche dell'impatto ambientale». E sulle nuove rotte, la riflessione è molto semplice: «Io guardo non solo alle tratte in uscita, dirette verso altre città, ma soprattutto a quelle in entrata. L'importante è sicuramente che i trevigiani possano avere un'ampia scelta su dove andare. Ma è anche importantissimo che turisti e visitatori arrivino numerosi nella Marca e che trovino uno scalo sempre all'altezza». Con la nuova offerta, Treviso potrà contare su 44 tratte. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino