POLCENIGO - I nuovi lavori scatenano preoccupazioni e polemiche a Polcenigo. Con 850mila euro di spesa le ruspe stanno procedendo alla sistemazione idraulica in più punti del...
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"Scogliere", dicono i tecnici. E l’impatto visivo e ambientale è pesante. «Nessun rispetto per i muretti in sasso centenari - scrive su Facebook Martina Janes del gruppo di minoranza Primavera - era un tratto bellissimo di torrente e ora sta diventando l'ennesimo canalone. Il progetto non ha tenuto conto della storia del luogo, è molto triste vedere la delicatezza di un paesaggio così bello venire brutalizzata. Questi interventi ci ricordano quelli dell'Artugna come tipologia, alla prima piena seria le turbolenze dell'acqua laveranno via i sassi e bisognerà tornare con le ruspe. Chiudere la possibilità al torrente di esondare nei prati accanto e aumentarne la velocità potrebbe risultare un errore molto grave, siamo davvero preoccupati per l'abitato del Comune di Polcenigo».
I tecnici dicono che l'intervento è il più semplice e diffuso in queste situazioni e che le scogliere così fatte non si deterioreranno, ma gli abitanti di Gorgazzo, a cui sta a cuore la storia e l'aspetto paesaggistico, avrebbero preferito un intervento meno impattante, con il consolidamento degli antichi muretti esistenti. Un boom di commenti che si sono moltiplicati dalla settimana scorsa, quando il cantiere è stato installato occupando il campo adiacente al parcheggio di Gorgazzo. Così lungo la recinzione è comparso lo striscione: «Un altro scempio al nostro paesaggio» accompagnato da un cartellone, a firma di cittadini preoccupati: «Il progetto prevede modifiche drastiche alla struttura originaria del torrente Gorgazzo - scrivono - è stata completamente ignorata la storia di questo paesaggio! Riteniamo questi lavori brutali, dannosi, rischiosi e uno spreco inutile di risorse pubbliche».
Altra preoccupazione espressa dai cittadini è che nei luoghi dove normalmente il Gorgazzo esonda nei campi circostanti, senza causare danni, le scogliere impediscano la fuoriuscita dell’acqua facendole acquistare velocità quando procede verso il centro abitato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino