Scoppia la "guerra dei decibel": residenti esasperati si appellano al prefetto

Ressa in strada per la movida: in centro a Feltre adesso scatta la protesta degli abitanti che non riescono a dormire
Disturbo della quiete pubblica: parte un esposto alla prefettura di Belluno. I residenti e i lavoratori del centro cittadino di Feltre sono stanchi di essere disturbati dal volume...

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Disturbo della quiete pubblica: parte un esposto alla prefettura di Belluno. I residenti e i lavoratori del centro cittadino di Feltre sono stanchi di essere disturbati dal volume eccessivo con cui viene diffusa la musica, ma anche degli atti di degrado e inciviltà che vengono compiuti nelle ore notturne nell’isola pedonale e ora investono della questione il prefetto. 


IL QUADRO 
Da una decina di anni chi vive nel centro cittadino di Feltre, e in particolare nelle vie XXXI Ottobre, Marco, Monte Cauriol e Liberazione, denuncia una situazione insostenibile. Numerose le segnalazioni che negli anni sono giunte all’amministrazione comunale, ma anche alla polizia locale e alle forze dell’ordine: nulla è stato risolto. Come spiega Giovanni Argenti, portavoce dei residenti della zona, «le molestie sono di varia natura. Dalla musica ad altissimo volume che esce dai locali (in particolare sotto accusa ci sono il bar Lucky Corner e il bar Impero) agli schiamazzi notturni. Oltre al degrado urbano con atti di vandalismo, atti contrari alla decenza e comportamenti incivili che sono causati dalla presenza di alcune attività di somministrazione esistenti, gestite e condotte in modo contrario alle norme vigenti. Queste poche attività tengono in ostaggio i residenti delle vie centrali della città, impedendo di fatto di fruire, in particolare nei fine settimana, del normale riposo ed attività di vita quotidiana». 


LA DENUNCIA 


La denuncia quindi che viene presentata al prefetto è molto chiara. Come si legge nell’esposto, “la presenza di numerosi avventori che a partire dalle 18 di ogni giorno e sino oltre le 3 di notte e nei fine settimana fino alla mattina, consumano bevande, anche alcoliche, occupando, fra suolo pubblico e privato, accessi a private dimore e pubbliche vie, producendo schiamazzi, urla e rumori di ogni genere. Si abbandonano inoltre ad atti contrari alla decenza defecando, vomitando ed urinando su porte, mura, arredi urbani”. Gli Enti preposti hanno cercato di far rispettare le norme del vivere civile, ma senza successo. “Si ritiene – si legge ancora nell’esposto -, che le deroghe ai limiti del rumore previsti dal vigente regolamento comunale sui rumori, che vengono concesse in occasione di eventi musicali siano rilasciati senza una completa attività istruttoria”. A fronte quindi di tale situazione, è stato depositato al prefetto un esposto in cui si chiede “di provvedere a sollecitare le amministrazioni ed autorità preposte all’adozione di tutte le iniziative idonee alla tutela e al ripristino del quieto vivere, oltre al doveroso accertamento ed alla repressione ed al contrasto di ogni fatto antigiuridico”. 

 

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Il Gazzettino