Quattro carte d'identità, tenta la truffa del conto in banca: rumena arrestata

foto di repertorio
VENEZIA - Lunedì sera il direttore di una banca del centro di Mestre si è rivolto al Commissariato di zona per segnalare il caso sospetto di una donna che si era...

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VENEZIA - Lunedì sera il direttore di una banca del centro di Mestre si è rivolto al Commissariato di zona per segnalare il caso sospetto di una donna che si era appena presentata per aprire un conto, a ridosso della chiusura della filiale presentando documenti italiani e stranieri che la identificavano come cittadina della Repubblica Ceca residente a Carrara (MS).


Il personale della banca ha invitato la cliente a ripresentarsi il giorno seguente per il completamento della procedura ed ha intanto allertato la polizia. Gli uomini del Commissariato di Mestre hanno così potuto organizzare, la mattina seguente, un appostamento fuori dall'istituto di credito ed attendere che la donna, di cui conoscevano le fattezze. Alle 10 la donna è arrivata a piedi, è entrata in banca e ne è uscita poco dopo. I poliziotti dopo averla seguita fino ad un'auto su cui è salita, l'hanno bloccata simulando un normale controllo. La donna ha esibito carta d'identità e patente emesse dalla Romania che riportavano generalità differenti da quelle fornite all'istituto bancario.
 

In presenza di possibili documenti falsi gli operatori di polizia hanno pertanto eseguito un controllo più accurato, trovandola in possesso di due carte d'identità italiane con generalità differenti, due carte d'identità della Repubblica Ceca con le medesime generalità dei documenti italiani e due tessere sanitarie, su tutti i documenti una sola foto. Il controllo si è esteso anche al bungalow del campeggio dove la donna aveva trascorso la notte in compagnia di un uomo di cittadinanza rumena, il proprietario dell'auto. Lì sono stati trovati degli incartamenti relativi all'apertura di altri conti correnti in città, una carta di debito e delle buste paga, tutti intestati alle due diverse generalità della Repubblica Ceca. Dagli accertamenti si è appurato che tutti i documenti sono falsi, tranne quelli che identificano la donna come I.A.L. cittadina rumena nata a Bucarest nel 1994, che è stata arrestata per possesso di documenti falsi validi per l'espatrio e tentata truffa; il suo complice è stato denunciato a piede libero. Patteggiata la pena, la donna è stata condannata a 1 anno e quattro mesi, con pena sospesa.

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Il Gazzettino