Rugby. Gianmarco, dopo la paura la visita a sorpresa. Il presidente Fir Innocenti: «Forza Bear»

Gianmarco Lucchesi rassicurato dal presidente della Federugby Marzio Innocenti
TREVISO Fortunatamente le condizioni cliniche di Gianmarco Lucchetta, giocatore della formazione Cadetta del Mogliano Veneto Rugby, sono notevolmente migliorate. Ricordiamo che...

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TREVISO Fortunatamente le condizioni cliniche di Gianmarco Lucchetta, giocatore della formazione Cadetta del Mogliano Veneto Rugby, sono notevolmente migliorate. Ricordiamo che “Bear”, il soprannome dato dai compagni, a causa del crollo di una mischia ordinata durante il match giocato in casa sabato scorso contro il Trento, aveva subito una lussazione ad una vertebra cervicale che ha richiesto un'immediata operazione al Ca’ Foncello. Un intervento perfettamente riuscito. Il 31enne pilone destro è stato dimesso dal reparto di terapia intensiva dell’ospedale, e ieri ha ricevuto la visita anche di Marzio Innocenti, presidente della Federazione Italiana Rugby. Il numero uno della pallavole italiana era accompagnato anche dal presidente del Comitato Regionale Veneto, Sandro Trevisan, da quello del Mogliano, Roberto Brunetta, e dal direttore generale dell’Aulss 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi, anche lui un ex giocatore. «Sono davvero felice nell’aver potuto constatare personalmente quanto abbiano funzionato sia il protocollo di primo intervento, eseguito immediatamente sul campo dal personale del Club, sia lo straordinario intervento chirurgico eseguito dall’unità di micro-chirurgia del Ca’ Foncello», questo quanto scritto sulla pagina ufficiale del presidente federale, che ha anche aggiunto, «è grazie alla competenza e alla preparazione di persone e professionisti così che le conseguenze sono state meno gravi di quanto inizialmente si temeva, e proprio per questo ho voluto dal più profondo del cuore ringraziarli tutti, perché alla fine ciò che conta davvero è che Gianmarco possa contare su un suo pieno recupero, e che i suoi cari lo riaccolgano presto a casa grande e forte come è sempre stato». L’immediato intervento del medico coadiuvato dal preparatore atletico Fabio Semenzato, ex giocatore dalla notevole esperienza, sono stati fondamentali perché Lucchetta fosse trattato nel migliore dei modi.

CONDIZIONI IN MIGLIORAMENTO

«I primi trenta secondi – spiega Roberto Brunetta – sono stati fondamentali in quella situazione di estremo pericolo. Anche per questo Innocenti ha voluto scrivere una lettera di complimenti che abbiamo appeso all’interno del nostro club. Come società è sempre stata data molta importanza all’aspetto sanitario, attraverso dei corsi che sono stati fatti e ai relativi investimenti sulle attrezzature. Chiaramente non sapevamo se eravamo pronti per queste urgenze, ma ora sappiamo di esserlo. Poi bravi anche i medici dell’ospedale che lo hanno stabilizzato subito. Anche se non è obbligatoria la presenza dell’ambulanza per la serie B, per fortuna ne abbiamo sempre una vicino a Preganziol». Ora come sta? «L’ho visto vigile, scherzoso, è stato messo seduto e anche in piedi, gli arti li sente tutti. Diciamo che le cose sono andate per il meglio. Ora dovrà fare della riabilitazione che lo terrà diverso tempo lontano dai campi, diciamo circa sei mesi. La società sarà sempre pronta a dargli una mano. Gianmarco essendo infermiere ed avendo capito la gravità della situazione, ringrazia tutti quello che lo hanno assistito e anche i compagni di squadra che gli sono stati vicini in questi giorni».

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Il Gazzettino