A 4 mesi dalla finale scudetto di rugby la Fir non ha ancora comunicato a Petrarca e Rovigo i conti dell'incasso

Un'azione della finale scudetto di rugby del 28 maggio fra Petrarca e Rovigo
PARMA - È stato presentato martedì, allo stadio “Lanfranchi” di Parma, sede anche della prossima finale, il campionato italiano di rugby Peroni Top 10...

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PARMA - È stato presentato martedì, allo stadio “Lanfranchi” di Parma, sede anche della prossima finale, il campionato italiano di rugby Peroni Top 10 che inizia sabato e assegna lo scudetto numero 92. Fra le novità ci sono il ritorno del bonus offensivo segnando almeno 4, e non segnando 3 mete in più dell’avversario, e l’addio del tempo fermato durante le mischie, che la scorsa stagione ha prolungato le partite a dismisura.


Sul fronte televisivo confermata la partita clou della settimana in diretta su Raisport (si parte sabato col big match Calvisano-Valorugby, ore 17; il sabato successivo alle 20.30 FemiCz Rovigo-Sitav Lyons) e la diretta di tutte le gare in streaming sulla piattaforma a pagamento Eleven (9,90 euro al mese). «Una visibilità che il campionato non ha mai avuto nella sua storia», sottolinea il presidente Marzio Innocenti, accanto manager di Eleven Giovanni Zurleni e a Riccardo Pescangte della Rai.

Un particolare accento è stato posto sulla finale in campo neutro a Parma, che sarà organizzata per la seconda stagione dalla Fir e non più dalla società prima in regular season sul suo campo. «La prima edizione della finale a Parma è stata organizzata bene, anche in modo perfettibile - dice Innocenti - È diventata un evento, a differenza delle precedenti, bellissime per la partecipazione ma che oltre alla partita avevano poco o nulla».

Un evento che, a 4 mesi da Petrarca-Rovigo 19-6 del 28 maggio, non ha visto ancora giungere ai due club dalla Fir il rendiconto economico da inserire a bilancio. Ovvero la distribuzione dell’incasso, detratti i costi, 60% alla vincitrice e 40% alla sconfitta. Viste le spese sostenute dalla struttura federale per organizzare l’evento, comprese le iniziative fuori dal campo, il timore è che per Rovigo e Petrarca sia rimasto poco o nulla. Sarebbe una beffa, visto che quando la finale era organizzata dai club un guadagno per loro c’era, era prezioso e si sapeva ben prima di 4 mesi.

IL COMMENTO DI SARTO


Sul fronte dei dieci club in lizza nel prossimo campionato, ogni giocatore ha detto la sua. Per il Rovigo l’ala Leonardo Sarto ha spiegato: «Mi auguro che la finale sia ancora Rovigo-Petrarca, è la partita più emozionante da giocare. Ma sarà dura, perché tante squadre si sono rinforzate. Un altro specie di derby sarà con la sfida contro Colorno, perché un allenatore come Umberto Casellato che ci tiene tanto a battere l’ex squadra con la quale ha vinto lo scudetto».
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Il Gazzettino