L'ex campione Bettarello vince in appello la causa con la Rugby Rovigo per il licenziamento da direttore sportivo nel 2018

Stefano Bettarello (a sinistra) ex ds della FemiCz Rugby Rovigo e il presidente Francesco Zambelli
ROVIGO - La notizia l’ha data il presidente della FemiCz Rugby Rovigo nell’incontro di giovedì sera, in preparazione dell’assemblea societaria del 3...

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ROVIGO - La notizia l’ha data il presidente della FemiCz Rugby Rovigo nell’incontro di giovedì sera, in preparazione dell’assemblea societaria del 3 maggio.

«La corte d’appello - ha detto Francesco Zambelli - ha ribaltato la sentenza del contenzioso fra la società e l’ex direttore sportivo Stefano Bettarello. Il giudice del lavoro in primo grado a Rovigo aveva stabilito che gli spettasse nulla. Quello di secondo grado gli ha riconosciuto lo stato di lavoratore dipendente a tempo indeterminato. La sentenza può costare 70-80 mila euro al bilancio societario, per il resto a posto. Non ci sono più debiti e il capitale sociale è stato ricostituito a 160.000 euro. Vedremo le motivazioni e poi penso ricorreremo in Cassazione. Secondo noi si tratta si tratta di un contratto sportivo dilettantistico, sul quale si basa tutta l’attività della Federazione rugby».

La sentenza, emessa il 13 aprile dalla Corte d’appello di Venezia, è importante. Non solo per le vicende del Rovigo e del 65enne ex campione rossoblù e azzurro, unico italiano nel “Cammino della gloria” a Rugby. Ma perché può fare giurisprudenza ed essere un “terremoto” per il mondo sportivo, se confermata in Cassazione. Fino ad allora il caso resta aperto. Bettarello è stato licenziato dalla società nel marzo del 2018, presidente era allora Nicola Azzi, dopo aver vinto da ds lo scudetto 2016 e disputato la finale 2017. Nel contenzioso aperto con il club chiedeva gli fossero retribuite le 4 mensilità spettanti fino a scadenza contratto (a giugno), ma soprattutto che fosse tutelata la sua dignità. Dopo la sentenza di primo grado si è affidato allo studio specializzato in diritto del lavoro Cester, Miazzi e Rossi di Padova. Ora il giudice gli ha riconosciuto il rapporto di lavoro subordinato e continuativo con ruolo dirigenziale di primo livello (direttore sportivo), disponendo il diritto al reintegro nel posto di lavoro.

Bettarello ha rifiutato il reintegro, optando per l’indennizzo che alla Rugby Rovigo potrebbe costare fino al doppio della cifra ipotizzata da Zambelli. Gli spetterebbero infatti 15 mensilità rivalutate, altre 12 per risarcimento del danno, 8 anni di contributi dal momento dell’assunzione a quello della sentenza e il rimborso di circa 25mila euro di spese legali sostenute.
 

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Il Gazzettino