«Un ko campanello d'allarme: la Rugby Rovigo deve reagire se vuole vincere gara 2 e volare in finale scudetto. Colorno più furbo, non superiore». Il commento del ds Polla Roux

Il capitano della FemiCz Rugby Rovigo Matteo Ferro all'ingresso in campo in gara 1 a Colorno
ROVIGO - «La sconfitta deve dare una scossa benefica. Suonare da campanello d’allarme per una squadra troppo fiduciosa nei propri mezzi dopo aver vinto gli scontri...

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ROVIGO - «La sconfitta deve dare una scossa benefica. Suonare da campanello d’allarme per una squadra troppo fiduciosa nei propri mezzi dopo aver vinto gli scontri diretti del girone di ritorno con 5 punti, perciò entrata in una “comfort zone” da cui a Colorno non è riuscita ad uscire. Pensava di vincere come le altre volte invece hai perso. Meglio ora, piuttosto che in finale, come nel 2011 dopo 16 vittorie».

Polla Roux parla con la competenza del ds e l’esperienza dell’ allenatore che quella finale l’ha persa. Non prende sotto gamba il 19-14 con il quale la FemiCz Rugby Rovigo è tornata sconfitta da Colorno in gara 1 delle semifinali, ma ne vede l’aspetto dello stimolo per gara 2. «Deve darci la sveglia sabato al Battaglini per combattere, senza il combattimento nel rugby non vinci, ritrovando l’intensità e l’urgenza sui punti chiave perdute a Colorno C’è la buona notizia che nessun giocatore è infortunato, Bazan Velez è uscito perché aveva preso una botta. Recuperiamo anche Tavuyara e saremo al completo per giocarci le nostre chance. I ragazzi sono consapevoli degli errori fatti e sono pronti per un riscatto. Ieri hanno lavorato bene».

PIÙ FURBI, NON SUPERIORI
Polla ammette che la squadra di Casellato e Frati «è stata brava a entrare nella nostra testa e a neutralizzarci in conquista. Colorno ha sporcato le touche, in tre casi con schiaffetti in avanti su cui non è stata data mischia. Ha calciato molto per stancare i nostri avanti. Ha usato tutte le strategie per contrastarli in chiusa. Inoltre ci ha messo in difficoltà sui punti d’incontro, sapendo che siamo forti con il pallone in mano. Non sono stati più forti o superiori a noi in conquista, ma sono stati più furbi».

Altra chiave secondo Roux è stata la mancanza di palle in avanzamento, senza le quali Rovigo ha trovare la superiorità numerica e segnato solo quando era in 14 contro 15, per il per il giallo a Cozzi. «Non ne abbiamo quasi mai avute. Sono fondamentali per il nostro tipo di gioco. Se non crei l’avanzamento con gli avanti i trequarti affrontano una difesa schierata ad aspettarli e non trovano varchi».

Infine un paragone con la semifinale Valorugby-Petrarca. «Padova nel primo tempo ha avuto la maturità per chiudere la semifinale portandosi sul 22-0, anche se poi ha subito la rimonta. Noi no. Dobbiamo ritrovare l’intensità, l’urgenza e la combattività per farlo sabato al Battaglini».
 

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Il Gazzettino