Rubano l'auto al rapper Doro Gjat mentre si esibisce: ritrovata con Fb

Il repper carnico
TOLMEZZO (Udine) - Rubano l'auto al rapper Doro Gjat mentre si esibisce in un locale della Carnia e il veicolo viene ritrovato dopo poche ore grazie a un appello lanciato su...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TOLMEZZO (Udine) - Rubano l'auto al rapper Doro Gjat mentre si esibisce in un locale della Carnia e il veicolo viene ritrovato dopo poche ore grazie a un appello lanciato su Facebook dello stesso artista di Tolmezzo, Luca Dorotea. Il giovane, del gruppo Carnicats, ha postato un appello sui social (nella foto) con foto e video, invitando tutti coloro che sapevano qualcosa ad aiutarlo a ritrovare la vettura sottratta. 


Doro Gjat si è anche rivolto ai carabinieri che si sono subito attivati per rintracciare i colpevoli; stando a quanto riferito dallo stesso Dorotea, i ladri si sarebbero vantati del gesto pure su Twitter, dopo aver bevuto un po' troppo. La vettura era stata rubata dal piazzale di un locale della Carnia nella serata di sabato, mentre il rapper si stava esibendo in una delle due performance musicali. 

Nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 26 febbraio, l’auto è stata rintracciata e recuperata e Doro Gjat ne ha dato notizia sempre sulla sua pagina Facebook; ha anche letto la lettera che lo stesso autore del furto gli ha scritto per scusarsi dell’accaduto. «Alla fine tutto si è risolto senza gravi ripercussioni - ha detto Doro Gjat -; il giovane si è reso conto di aver fatto una "cavolata", ha ammesso le sue colpe e si è fatto carico le proprie responsabilità. Spero abbia capito due cose: che bere troppo è pericolosissimo e dannoso, e che il nostro territorio non ha certo bisogno di episodi del genere, che mettono in cattiva luce il lavoro di chi, con passione, sacrificio e professionalità, si impegna in campo artistico e culturale per la crescita della comunità».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino