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PORDENONE - Sono l’incubo delle cassiere e dei dipendenti dei supermercati: da quelli seriali che, cascasse il mondo, in negozio ci devono andare ogni giorno fosse solo per rubare una birra, a quelli che lo fanno sporadicamente quasi vergognandosi. Ma il ladro di tonno che ha agito indisturbato in un supermercato del centro città non sembrava provare alcun imbarazzo, almeno a detta di chi lo ha visto entrare di nuovo al supermercato qualche giorno dopo il furto. Come se nulla fosse accaduto. Salvo poi darsela a gambe levate quando è stato avvicinato e ha capito di essere stato smascherato.
IL CASO
Tonno, sì. Aveva rubato delle scatolette di tonno, ma non due o tre, nemmeno sette o otto. Il tipo è infatti riuscito a portarsi via ben 144 euro di pesce inscatolato, il che significa tante confenzioni che, una a una, ha infilato nei pantaloni, nella camicia, dentro la giacca. Ovunque ci fosse un posto libero. Una persona “normale” senza problemi economici tali da non permettergli di fare la spesa. Una volta riempitosi del bottino gastronomico, se n’è andato tranquillamente. Solamente dopo gli addetti al supermercato si sono accorti di quanto era accaduto e ne hanno avuto subito dopo conferma dalle telecamere che hanno ripreso la scena con tutti i particolari.
A sentire la voce di quanti lavorano in quel supermercato, quella dei furti è diventata una vera e propria emergenza. E molto raramente è legata a condizioni di disagio economico. Rubano di tutto: dal tonno, appunto, al formaggio, dalla carne alla marmellata, dalle uova alla cioccolata. Ma non disdegnano nemmeno articoli per la pulizia personale o della casa. E quando vengono beccati con le mani nel sacco, non palesano alcun imbarazzo o vergogna, evitando di scusarsi.
Problemi che riguardano, seppur in modo diverso, anche un altro supermercato del centro città dove però ad agire sono alcune note bande di ragazzini che solitamente scelgono di portare via senza pagare alcolici, soprattutto birre.
Il Gazzettino